Reggio, a Palazzo San Giorgio confronto sul PSC tra Comune e Ordini professionali

Urbanistica, il Comune di Reggio Calabria organizza un ciclo di incontri con gli Ordini per garantire una visione condivisa del PSC

Pentimele Reggio CAlabria

Si è svolto lunedì 17 febbraio, presso la Sala dei Lampadari “Italo Falcomatà” di Palazzo San Giorgio, un incontro tra l’Amministrazione comunale e i referenti dei vari Ordini professionali cittadini.

Per l’Amministrazione erano presenti il Sindaco Giuseppe Falcomatà, l’Assessore alla “città sostenibile ed accessibile” Paolo Malara, l’Assessore alla “città ordinata” Elisa Zoccali e la Dirigente del settore Urbanistica e Pianificazione Territoriale Ida Albanese.

Per gli Ordini professionali erano rispettivamente presenti Francesco Foti (Ordine degli Ingegneri), Antonino Sgro (Ordine degli Agronomi), Ilario Tassone (Ordine degli Architetti), Antonio Misefari (Ordine dei Geometri), Domenico Putrino (Ordine dei Geologi) e numerosi iscritti.

Un percorso di collaborazione per il PSC

Questo primo incontro ha avviato formalmente un ciclo di appuntamenti di confronto operativo e programmatico sul PSC (Piano Strutturale Comunale), sui Piani Attuativi e su altri strumenti individuati come prioritari dagli Ordini professionali. L’obiettivo comune è quello di tracciare un percorso di collaborazione e cooperazione per individuare una posizione univoca tra Amministrazione ed Ordini su ogni aspetto attuativo del PSC, al fine di offrire ai professionisti strumenti chiari per la gestione e la risoluzione di criticità e problematiche concrete, oltre che per la programmazione di uno sviluppo armonioso del territorio, nel rispetto del nuovo strumento urbanistico e delle esigenze specifiche di ogni ATO (Ambito Territoriale Ottimale).

Piena disponibilità dell’Amministrazione

Il Sindaco ha offerto piena disponibilità tanto all’ascolto che ad una cooperazione fattiva e concreta con gli Ordini, dando contestualmente indirizzo e mandato agli Assessori e alla Dirigente del settore Urbanistica di calendarizzare, già dalle prossime settimane, un ciclo puntuale di appuntamenti formativi e tecnici per garantire un’operatività sinergica ed efficace.

La Dirigente Ida Albanese, di concerto con gli Assessori Paolo Malara ed Elisa Zoccali, ha già fissato in venerdì 28 febbraio il primo degli appuntamenti in programma che raccoglierà le istanze degli Ordini dopo un loro confronto interno con gli iscritti. Ha ribadito che gli Uffici comunali, che hanno già preso in carico le istanze di alcuni Ordini, saranno a completa disposizione per offrire risposte ad ogni curiosità, dubbio o perplessità, specificando che l’attività urbanistica, a dispetto di quanto si pensi, non è bloccata ma, proprio alla luce del PSC, ha semplicemente cambiato il paradigma e il modo di operare nel rispetto del nuovo strumento normativo e regolatore. Ha inoltre accolto la proposta di ricostituire una sorta di consulta permanente tra Comune ed Ordini per istituzionalizzare questa modalità cooperativa quale metodo ordinario.

Una visione condivisa per il futuro urbanistico della città

L’Assessore Paolo Malara, adottando la metodologia già attuata per la redazione in corso del Masterplan, ha ribadito l’interesse e la necessità dell’Amministrazione di confrontarsi con gli Ordini professionali per una visione condivisa del PSC e per la sua concreta traduzione, in termini di interventi specifici, attraverso l’intersezione armonizzata dei vari Piani Attuativi. Ha evidenziato che è fatto ormai assodato che si debba ripartire dalla consapevolezza che in passato la città ha costruito molto di più delle sue esigenze abitative, troppo spesso in modo disordinato e finanche abusivo. Ora è tempo di restituire omogeneità di visione, di ricucire il costruito agli spazi con un orizzonte, che sta prendendo forma già nel Masterplan, di sostenibilità ambientale, mobilità, prossimità, produttività, intelligenza e sviluppo, che restituiscano finalmente una città non più disarticolata ma ordinata ed armoniosa, nel rispetto dei caratteri identitari e delle vocazioni naturali di ogni ATO, ma proiettati e declinati in un futuro che deve coniugare questi indirizzi alle esigenze attuali e contemporanee.

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