‘Ndrangheta – Operazione Helianthus, Nucera: ‘Reggio libera dalle catene’
"Per una Reggio libera dalle catene che la opprimono è necessario sostenere forze dell'ordine e imprenditori". Le parole di Giuseppe Nucera
30 Gennaio 2020 - 18:35 | Comunicato
“Con la recente operazione “Helianthus” la Dda di Reggio Calabria ha eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare eseguite nei confronti di capi, luogotenenti ed affiliati della ‘ndrangheta reggina. La lotta alla malavita organizzata ha rappresentato un tassello fondamentale del mio mandato da presidente di Confindustria. Alcune di queste sono state l’avvio della collaborazione con l’associazione ‘Libera’ in relazione alla costituzione dello sportello antiracket, la sospensione delle imprese interessate dal provvedimento di interdittiva da parte della Prefettura e gli incontri con gli imprenditori vittime di mafia e protetti dallo stato”.
Ad affermarlo è Giuseppe Nucera, ex Presidente di Confindustria RC e oggi ideatore del Movimento ‘La Calabria che vogliamo’, che prosegue:
“Ricordo con piacere l’incontro con l’ex questore di Reggio Calabria, Raffaele Grassi. La sua presenza in un direttivo di Confindustria stava a significare la vicinanza tra istituzioni e il mondo imprenditoriale, vicinanza che è emersa anche alla luce dei racconti relativi all’indagine “Helianthus”. Il procuratore Bombardieri ha spiegato di come siano state decisive le denunce dei vari imprenditori, stanchi di subire soprusi. Le azioni di Confindustria Reggio Calabria contro la ‘ndrangheta hanno contribuito a far si che gli imprenditori del nostro territorio avvertissero il sostegno delle istituzioni cosi da avere il coraggio per denunciare. Come deliberato all’unanimità dal direttivo durante il mio mandato, sono certo che Confindustria si costituirà parte civile nei processi che riguardano imprese vittime di ‘ndrangheta, così da testimoniare ulteriormente e in modo concreto il sostegno a chi purtroppo finisce in trappola”.
Nucera conclude:
“Senza legalità non c’è sviluppo e senza sviluppo non c’è legalità”, questo lo slogan che ha accompagnato il mio percorso da presidente di Confindustria e credo sia questa la strada che bisogna continuare a seguire, senza dimenticare la reputazione. Reggio Calabria deve liberarsi di queste catene che la opprimono, per riuscirci dobbiamo sostenere i nostri imprenditori così da dare ulteriore forza all’ottimo lavoro svolto dalle forze dell’ordine”.