Recovery Fund, l’appello di Nucera per realizzazione della Bovalino – Bagnara
Giuseppe Nucera de 'La Calabria che vogliamo' chiede che i fondi del Recovery Fund vengano sfruttati per la Bovalino Bagnara
24 Febbraio 2021 - 15:33 | di Elda Musmeci
‘La Calabria che vogliamo’ affronta il tema della strada a scorrimento veloce Bovalino-Bagnara.
Nucera: “Fondamentale per rinascita del territorio”
Giuseppe Nucera de ‘La Calabria che vogliamo’ pone nuovamente l’accento su quelle che concretamente sono le vere problematiche territoriali. Già da Presidente di Confindustria Reggio Calabria, Nucera aveva promosso diversi incontri tra i sindaci dell’area ionico-tirrenica e l’allora Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria Roberto Musmanno. Oggi affronta il tema della strada a scorrimento veloce Bovalino-Bagnara.
Nella speranza di poter intervenire sulla questione, Nucera si appella al Recovery Fund dichiarando:
“Le importanti risorse presenti all’interno del Recovery Fund rappresentano un’occasione unica di rilancio e sviluppo per il Sud e la Calabria in particolare. E’ un treno che difficilmente passerà di nuovo, per queste ragioni le somme vanno spese per progetti di assoluta necessità per il meridione, tra questi c’è senza dubbio la strada a scorrimento veloce Bovalino-Bagnara”.
Docenti universitari hanno stilato documento per il Sud
Nucera inoltre fa presente che nei giorni scorsi, un gruppo di docenti di 6 università calabresi e siciliane, con un documento dettagliato ha reso note le proposte per lo sviluppo del Sud. Alta velocità, rete stradale evoluta e porti competitivi le infrastrutture considerate dai docenti fondamentali per il rilancio del meridione, da realizzare proprio grazie alle risorse del Recovery Fund.
“La proposta presentata dai docenti universitari è certamente valida ma non coglie interamente quelle che sono le necessità del meridione e della Calabria in particolare. La premessa da ricordare è relativa allo scopo di utilizzo dei 111 miliardi di euro destinati al Sud Italia, ovvero riequilibrare il divario socio-economico con il Nord. Come si può pensare a colmare questo gap -sottolinea Nucera- se non si toglie dall’isolamento interi territori? Mi riferisco nello specifico all’area che comprende circa 40 comuni e raccoglie oltre il 10% delle popolazione calabrese e quasi il 40% della popolazione della provincia di Reggio Calabria.
“Infrastruttura che riveste importanza fondamentale”
Nucera precisa inoltre che:
“Il completamento della Bovalino-Bagnara permetterebbe a quel territorio di uscire finalmente dall’isolamento, costato negli ultimi anni l’esodo di migliaia di giovani e un livello di Pil tra i più bassi d’Europa. Questa infrastruttura riveste un’importanza fondamentale, permetterebbe di collegare l’area di Palizzi-Locri con la piana di Gioia Tauro, dunque con la zona industriale e il Porto. Considerato che il Recovery Fund deve riequilibrare le distanze e dare la possibilità al Sud di rilanciarsi, è impensabile non procedere con il completamento della Bovalino-Bagnara”.
Progetto già inquadrabile nel Recovery Fund
“Si tratta di un’infrastruttura che ha già un progetto esecutivo e parte dei lavori realizzati e che sarebbe possibile completare entro il 2026, ha quindi tutti i requisiti e le caratteristiche per essere inserita all’interno dei progetti da realizzare con le risorse del Recovery Fund“.
‘La Calabria che vogliamo’ come già fatto negli ultimi mesi continuerà ad insistere e a ribadire l’importanza di realizzare la strada a scorrimento veloce Bovalino-Bagnara. Il nostro movimento sarà il megafono dei cittadini di un vasto territorio, oggi tristemente isolato, e dei sindaci dei comuni coinvolti”.
“Siamo pronti a dare battaglia sino ai livelli istituzionali europei più alti per difendere le esigenze di un vasto territorio e il bisogno di dare vita ad un progetto di indubbia validità. Solo con la realizzazione della strada Bovalino-Bagnara sarà possibile far rinascere i circa 40 comuni e bloccare la desertificazione che ha distrutto lo stato socio-economico di quei territori. E’ quello che chiede l’Unione Europea con il Recovery Fund ed è quello che bisognerà realizzare a tutti i costi”, conclude Nucera.