Gazebo tamponi, l’allarme di Federfarma Reggio Calabria: “Rischi per la salute pubblica”

"Sanzioni alle farmacie lasciano sgomenti", sottolinea Federfarma Rc


“La Polizia municipale sta provvedendo alla verifica della documentazione relativa all’occupazione del suolo pubblico per l’installazione dei gazebo esterni utilizzati dalle farmacie per eseguire i tamponi antigenici. Nonostante sia stata seguita la procedura concordata nei numerosi incontri del Marzo 2021 con l’amministrazione comunale di Reggio Calabria ed inviata formale richiesta di occupazione per pubblica utilità al primo cittadino ed alla Città metropolitana, i cui sindaci sono stati peraltro invitati a collaborare, oggi la Polizia municipale asserisce che le farmacie sono in difetto, non avendo ricevuto risposta formale alla richiesta e, nel contempo, invia i verbali con i quali oltre all’irrogazione delle sanzioni, viene intimato lo smantellamento dei gazebo”.

Federfarma Rc lancia l’allarme relativo ai gazebo per i tamponi.

“Inutile sottolineare che tale comportamento da parte delle Autorità lascia tutti noi professionisti sgomenti: le procedure erano state concordate da Federfarma e Comune e sono state seguite pedissequamente per ciò che era di nostra competenza, pertanto, se mancanza c’è stata essa è da ricondurre per intero alla responsabilità degli uffici pubblici.

Sottolineiamo, inoltre, che nessun’altra parte di Italia è mai sorto un problema del genere mentre qui si penalizza non solo l’impegno profuso dalle farmacie durante la pandemia e in tutti i momenti più difficili della crisi sanitaria, ma soprattutto la tutela della salute dei cittadini e degli operatori, considerando che i gazebo all’aperto sono, senza ombra di dubbio, la forma più sicura per la loro esecuzione.

Con l’aggravante che da domani tutte le farmacie sanzionate non potranno più effettuare i tamponi determinando un indiscutibile danno per la salute della nostra comunità che, oggi più di ieri, anche alla luce dei dati sulla diffusione del contagio in città, si trova a fronteggiare un’emergenza sanitaria tutt’altro che superata”.