‘Farmacia per il sociale’: il progetto solidale di Reggio ai tempi del Covid
Presentata a palazzo San Giorgio l'iniziativa "Farmacia per il sociale". Un progetto per i reggini in difficoltà
04 Gennaio 2021 - 15:12 | di Elda Musmeci
È stato presentato questa mattina nel Salone dei Lampadari di Palazzo San Giorgio il progetto “Farmacia per il sociale”.
Dalla consulta nasce la ‘Farmacia per il Sociale’
L’assessore alle politiche sociali, Demetrio Delfino, insieme al vicesindaco Tonino Perna, al presidente della Consulta città metropolitana, Emilia Condarelli ed il gruppo FarmaC’è composto da 6 farmacie del territorio reggino hanno presentato il progetto “Farmacia per il sociale”. All’incontro erano presenti tra l’altro i farmacisti Fabio Arcudi e Valerio Berti.
“La Farmacia per il sociale, spiega la presidente Condarelli, nasce dallo stimolo di alcuni farmacisti il dottore Fabio Arcudi ed il dottore Berti, il quale insieme ad un gruppo di cinque farmacie del territorio che si chiama FarmaC’è, hanno inteso contribuire, con un proprio contributo per cause di carattere sociale nel comune di Reggio Calabria. Da qui nasce questo progetto”.
Perna: “Una mobilitazione sociale”
Prima di entrare nel merito del progetto è intervenuto il vice sindaco Tonino Perna.
“Le consulte come sapete sono state istituite dalla precedente legislatura ma erano rimaste, possiamo dire, sospese. Sono una grande risorsa e sono la dimostrazione anche che molti dipendenti comunali fanno più del loro dovere. In questo caso specifico questa consulta è coordinata dalla Presidente Emilia Condarelli.
La creazione di questa ‘Farmacia per il Sociale’ è la dimostrazione che comunque questa pandemia, per le persone più sensibili procura una reazione per la quale bisogna fare qualcosa e debbo dire che molti medici e psicologi, nei mesi più critici si sono pienamente messi a disposizione dei cittadini. E’ una sorta di mobilitazione sociale.
Queste consulte così come questa iniziativa nascono anche grazie all’assessorato per le politiche sociali e da qui dalla volontà dell’assessore Demetrio Delfino così come le braccia e la mente di Fulvio Cama che ci aiuterà a mettere in rete le varie associazioni”.
Delfino lancia un invito alle farmacie reggine
“Le Istituzioni da sole a volte non ce la fanno soprattutto nei casi come quelli di questo periodo in cui è in corso un’emergenza pandemica – commenta Delfino. Noi dobbiamo rivolgere i nostri ringraziamenti a quanti mettono a disposizione le loro competenze e professionalità e anche le loro attività ed è questo il caso della ‘Farmacia per il Sociale’ , quindi ringraziamo il dottore Arcudi così come il dottore Berti per la disponibilità.
Lancio un invito già da ora, approfittando di questa iniziativa affinchè tutte le farmacie aderiscano alla campagna dei buoni spesa spendibili anche da loro. Questo progetto solidale parte dalle farmacie perché la farmacia in quanto tale è un presidio importante di grande impatto con gli utenti, dove il cittadino al di là dell’acquisto dei farmaci, chiede consigli e pareri al proprio farmacista. Il loro contributo perciò è fondamentale in questa fase. Ricordiamo che loro hanno già collaborato col banco farmaceutico così come tante altre Fondazioni. Sono molto contento, e non solo come assessore, che le consulte inizino a funzionare. Una grande collaborazione fra Istituzioni, consulte ed in questo caso le farmacie”.
Anche Condarelli ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto fino ad ora:
“Stiamo lavorando su diversi fronti agli aiuti dei medici per Maria Antonietta Rositani, che dovrà ancora sottoporsi a moltissime cure e terapie ed ad un percorso di carattere divulgativo e informativo sul territorio.
Le consulte, conclude la Condarelli, aspettano lo stimolo non soltanto dell’associazionismo ma anche di quelle realtà che abbiano qualcosa da dire o da proporre per migliorare la qualità della vita del singolo e della comunità”.
Berti: “Farmacisti punto d’incontro”
Berti, inceve, ha detto:
“Ringrazio la consulta per averci coinvolto in questa iniziativa solidale. E’ un’iniziativa importante a maggior ragione in questo periodo. Ci siamo resi conto che il cittadino aveva bisogno di un confronto anche perché non tutte le strutture sanitarie sono state disponibili perciò i farmacisti hanno rappresentato e rappresentano un punto d’incontro e d’aiuto”.
Il parere di Arcudi
“Da farmacista, prosegue Arcudi, ho visto soprattutto nella prima fase della pandemia il grande disagio sociale e anche psichico che si è venuto a creare e ci chiedevamo insieme al dottor Berti, così come altre iniziative proposte negli anni passati, come poter dare quel senso di benessere e tranquillità. Indubbiamente siamo una goccia in mezzo all’oceano però qualcosa dovevamo pur fare. Stiamo cercando di spenderci al meglio grazie anche a questa consulta.
La Farmacia per il sociale è nata dalla collaborazione tra la Consulta Città Metropolitana in sinergia con l’Assessorato alle Politiche sociali dove l’assessorato serve per l’individuazione dei soggetti eventualmente in stato di bisogno, per il contatto in maniera diretta con le associazioni del caso.
Le porte sono aperte a tutti coloro, associazioni o persone fisiche, vogliano collaborare a sostenere la comunità. Non riguarda solo lo stato di bisogno economico che in questo periodo particolarmente è molto tangibile ma soprattutto l’aspetto psicologico e quindi mettere insieme diversi componenti del territorio sul territorio che abitualmente non dialogano e di creare dei percorsi assistenziali. E’ importantissimo perché vuol dire stimolare la comunità a qualcosa di grande per costruire un domani migliore.
Il gruppo FarmaC’è ha subito deciso di aderire a questa iniziativa propostaci dalla dottoressa Condarelli. Era un’esigenza che il territorio stesso chiedeva e non potevamo tirarci indietro mettendo in piedi un progetto di grande importanza che si aggiornerà anche con quello che più in là saranno esigenze specifiche. Già con la pandemia il lavoro delle farmacie è stato praticamente rimodulato cercando di essere il più vicino possibile ai cittadini ed essere pienamente operativi.
Il vantaggio per il cittadino spiega inoltre Arcudi, ci verrà suggerito di volta in volta dalle associazioni del territorio. Giusto per fare un esempio la collaborazione con l’Avis che punta anche ad un importante informatizzazione al cittadino. Noi faremo da trait d’union fra le associazioni che ci proporranno dei casi o delle migliorie e i cittadini”.
“Facendo rete, conclude Delfino, si può fare tanto dal punto di vista della solidarietà e dell’assistenza. Le consulte finalmente si attivano concretamente”.
Maggiori informazioni
Chiunque voglia aderire può mettersi in contatto tramite mail info@farmace.com.
“E’ un programma aperto ed invitiamo anche le altre farmacie ad aderire”.