A Reggio il Mercato c’è..ma non funziona. Quale futuro per la struttura di Via Filippini?

Dall'idea degli street food europei sino ai bandi deserti e il lungo contenzioso con il Museo del Bergamotto. Sul futuro del Mercato Coperto sembra regnare il silenzio

mercato coperto

A Reggio Calabria il 2025 si è aperto con la vicenda Piazza del Popolo che sta creando polemiche e malcontento. La decisione del sindaco Falcomatà di chiudere il mercato, a causa del degrado e dei numerosi abusivi, ha registrato la reazione contraria di chi avrebbe preferito un confronto sul tema ma anche il gradimento (soprattutto da parte della maggioranza) di chi si è allineato alla posizione dell’amministrazione comunale.

Torna così d’attualità la questione dei mercati e della valorizzazione dell’agroalimentare in città, anche alla luce dell’immobilismo che si registra da troppo tempo in relazione al mercato coperto di via Filippini.

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Gli ultimi aggiornamenti risalgono a più di un anno fa. Era infatti il dicembre 2023 quando il bando di affidamento del mercato di via Filippini andava nuovamente deserto.

Anche al terzo tentativo, l’amministrazione comunale aveva visto fallito il tentativo di far rinascere il mercato coperto, seguendo il modello degli street food europei, idea messa in campo dall’allora assessore alle attività produttive Angela Martino.

Canone mensile abbassato da 10 mila a 9 mila euro, concessione estesa da 9 a 30 anni, primi 12 mesi a costo zero e consegna del bene non più in diversi step ma in un’unica soluzione: queste le 4 novità con le quali l’amministrazione comunale sperava di aver pubblicato un bando attrattivo (il terzo) e di interesse. Speranze naufragate rispetto all’esito del bando per la terza volta andato deserto.

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Al rientro del sindaco Falcomatà dopo la sospensione, alla luce dei tre tentativi di affidamento falliti, sembrava che la soluzione immaginata dall’amministrazione comunale potesse essere quella di una procedura negoziata senza bando.

Si tratta di una tipologia particolare di affidamento, in base alla quale un ente può aggiudicare un contratto saltando un passaggio preliminare, ovvero la pubblicazione del bando di gara, possibilità consentita soltanto in casi specifici, esattamente tre: gara deserta (come accaduto per il Mercato coperto),  esclusiva o di estrema urgenza, con gli ultimi due casi che è possibile applicare solo quando non esistono altri operatori economici o soluzioni alternative ragionevoli. Ipotesi che però non è stata poi seguita da Palazzo San Giorgio.

A pochi giorni dall’ingresso nella nuova giunta, avvenuto un anno fa, l’assessore alle attività produttive Marisa Lanucara aveva affermato di pensare al mercato coperto come ad un “mercato del cibo”, legato anche alle tradizioni enogastronomiche del nostro territorio. Da allora però non si è mosso nulla, con il mercato di Via Filippini che continua ad essere un ‘fantasma’.

Da ricordare poi il lungo contenzioso con il Museo del Bergamotto, che ancora oggi prosegue le sue attività all’interno del mercato coperto nonostante le diverse sentenze che ne hanno decretato lo sgombero.

Attraverso l’ennesima comunicazione, l’amministrazione comunale ormai più di un anno fa aveva invitato i rappresentanti del Museo del Bergamotto a sanare la posizione debitoria, di oltre 40 mila euro, e successivamente di sgomberare entro la scadenza della concessione, ovvero gennaio 2024.

“Si comunica che non è intenzione della scrivente amministrazione procedere al rinnovo della concessione del Mercato coperto via Filippini. Già con nota del dicembre 2021, lo scrivente settore ha disposto la revoca del contratto di concessione con contestuale ordine di sgombero dei locali ad oggi non eseguito, nonostante le successive comunicazioni.

Si invita a sanare la propria posizione debitoria nei confronti dell’ente con estrema urgenza, comunque non oltre quindici giorni dal ricevimento della presente, e concludere le operazioni di sgombero dei locali entro la data della scadenza della concessione in locazione 24 gennaio 2024″, si leggeva in una missiva indirizzata dal Comune oltre un anno fa.

Quando si è giunti al gennaio 2025, nessuna novità è arrivata. Non è dato sapere se il Museo del Bergamotto ha sanato, almeno in parte, la propria posizione debitoria. Di sicuro, c’è un contratto scaduto 12 mesi fa e che non è stato rinnovato. Da capire quindi, all’interno del silenzio e dell’immobilismo che regnano sovrani, con quale formula il Museo del Bergamotto continua le proprie attività nei locali del mercato coperto. E quali sono le idee e la visione dell’amministrazione comunale rispetto al mercato di Via Filippini.

In una fase storica che sembra poter essere propulsiva e di rilancio per il territorio, sarebbe quantomai importante dare vita ad un mercato che possa contenere, almeno in alcuni spazi, attività legate all’agroalimentare e alle eccellenze reggine.