Reggio, Falcomatà a confronto con gli ordini professionali reggini

"La sfida è sulla programmazione delle risorse Pnrr, ma anche sull’Autonomia e l’assegnazione delle funzioni dalla Regione" così il sindaco

confronto ordini

E’ stato un momento interessante di confronto per fare il punto su quello che è stato fatto fino ad oggi, ma soprattutto per rilanciare le sinergie in vista del 2025. Ripetiamo spesso un dato che è fondamentale, ovvero quello del miliardo di investimenti che è stato messo in campo in questi 10 anni, in attività di rigenerazione urbana, di sviluppo del territorio. Tutto questo è stato possibile grazie a una sinergia vera e concreta con gli ordini professionali, con la Camera di Commercio, con tutte le energie attive e positive che hanno contribuito alla realizzazione di queste opere. Non secondario è stato il supporto dell’Università Mediterranea. Con gli ordini professionali abbiamo avviato da tempo anche un dialogo costruttivo per la realizzazione del Masterplan che rappresenta una strada tracciata”.

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Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, intervenendo ad un incontro promosso dall’ordine degli ingegneri di Reggio Calabria, presenti anche altri rappresentanti di ordini professionali, dal tema Condivisione di strategie e modelli per la crescita culturale, sociale ed economica della Città metropolitana. Erano presenti anche i vertici dell’Università Mediterranea e della Camera di commercio reggina.

La nuova programmazione e il ruolo degli ordini professionali

“Naturalmente non bisogna adagiarsi su quello che è stato fatto – ha aggiunto Falcomatà – ma anche rilanciare sulla prossima programmazione, in parte già in atto, del 2021-2027 soprattutto sugli stanziamenti messi in campo dal Pnrr. E’ chiaro che il contributo di ordini professionali è importante sia rispetto alle tematiche che, sotto un certo punto di vista, vanno oltre quelli che sono gli aspetti tecnici ma che hanno ricadute importanti sul territorio”.

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“Penso ad esempio – ha detto il primo cittadino – all’autonomia differenziata, ma in chiave di sviluppo della Città metropolitana, penso anche alla l’importanza che la Regione Calabria esca dall’attesa per l’assegnazione delle funzioni. Siamo a dicembre ed aspettavamo un segnale che ancora non è arrivato, si tratta di un atto previsto dalla legge nazionale. Si tratta di uno stallo – ha concluso Falcomatà – che blocca e sgonfia il precorso di crescita di un territorio che con le funzioni tutte operative avrebbe maggiori capacità di incidere sulla crescita socio-economica”.