Caso Dante Alighieri, che sta succedendo? Falcomatà pronto alla (dura) risposta

Dal mancato reintegro dei due consiglieri estromessi, alle imminenti decisioni del sindaco Falcomatà: il caso Dante Alighieri è un intrigo infinito. Senza dimenticare il 'giallo disinfestazione'...

Giuseppe Falcomatà Sindaco (4)

La situazione attuale dell’Università Dante Alighieri, cosi come gli scenari legati al futuro e al destino del tormentato ateneo reggino, continuano ad essere un mistero.

Gli intrighi e i veleni interessano poco, al pari dei comunicati stampa emessi in questi mesi. Mentre l’Università per Stranieri, reduce da anni complicatissimi, rischia di sprofondare, ci si affanna ad accapigliarsi tramite note. Una situazione grottesca, come quella che vede la coabitazione di numerosi cda, nella già fitta e poco chiara ragnatela di consorzi, comitati, associazioni e altro.

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Il Sindaco Falcomatà, duramente attaccato ieri dal Presidente del Cda Pietro Aloi, ha espresso preoccupazione riguardo alla gestione dell’Università, compresa la mancata reintegrazione dei consiglieri Ruggero De Medici e Beniamino Scarfone, come disposto da una sentenza del Tribunale di Reggio Calabria nel luglio 2024.

Nonostante la decisione giudiziaria infatti, il CdA ha proceduto, l’8 novembre 2024, all’approvazione del bilancio 2023 senza la presenza dei due consiglieri reintegrati, sollevando dubbi sulla legittimità degli atti deliberati. Riunione del cda che, prevedibilmente, ha causato la dura reazione del primo cittadino.

La situazione rimane quindi più che complessa, con la necessità di chiarire le posizioni delle parti coinvolte e di garantire il rispetto delle decisioni giudiziarie. È fondamentale che le istituzioni collaborino per assicurare la stabilità e il buon funzionamento dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, salvaguardando il suo ruolo educativo e culturale nella città di Reggio Calabria, senza l’esclusione degli enti locali (Regione, Comune, Città Metropolitana e Camera di Commercio).

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Questi enti avrebbero dovuto essere coinvolti, soprattutto alla luce della vocazione turistica che si sta consolidando con la piena operatività dell’aeroporto di Reggio Calabria, creando sinergie che potrebbero generare un enorme indotto economico sulla città.

La volontà del sindaco Falcomatà, già espressa più volte, è quella di voler far tornare nei ranghi della trasparenza l’attività dell’Universita Dante Alighieri e soprattutto di non vedere la stessa, patrimonio nella città di Reggio Calabria, nelle mani di sconosciute fiduciarie costituite qualche giorno prima di quello che nel comunicato viene indicata come un’ottemperanza a quanto espressamente richiesto dal Ministero e ha deliberato nel mese di ottobre l’approvazione di un nuovo Ente promotore e finanziatore ma cela una presa di potere da parte di protagonisti che ancora non sono chiaramente emersi.

Tutto questo a pochi giorni della decisione del Giudice (interpellato dall’associazione Dante Alighieri di Pirilli) sulla legittimità dell’estromissione della stessa in favore del Comitato Dante Alighieri di Bova, che risulta attualmente nel consorzio promotore insieme agli enti locali e che ha nominato il nuovo CdA che ha provocato le ire dell’Università, sfociate nel comunicato stampa di ieri.

L’udienza sul consorzio è fissata per il 26/11/2024, alle ore 09:00. Il giudice sembrerebbe aver deciso di non applicare nessuna cautelare ma di instaurare il contraddittorio. Il consorzio si può costituire in giudizio entro il 20 novembre.

Si addensano le voci che vorrebbero la Dante Alighieri su posizioni di totale rottura, intenzionata a estromettere gli enti locali. Atteggiamento che si manifesterebbe anche da una possibile ‘disinfestazione improvvisa’ dei locali dell’ateneo reggina annunciata in queste ore, in fretta e furia, per oggi e domani.

Curiosamente (o no?) proprio per domani, è prevista una riunione del Cda del della Dante, successivamente ad una riunione che si dovrebbe tenere oggi pomeriggio alle 18 del CdA del Consorzio, disinfestazione permettendo.

In tutto questo incredibile caos, prevista secondo quanto raccolto una dura reazione da parte del sindaco Falcomatà rispetto all’ultimo comunicato emesso dal Presidente Pietro Aloi e in generale rispetto alla battaglia di questi mesi. Non è esclusa, tutt’altro, una conferenza stampa sul tema nei prossimi giorni.

Quali le reazioni (e possibili azioni) del Ministero rispetto ad una situazione talmente ingarbugliata ed oggettivamente inaccettabile? Secondo alcune fonti romane, il Ministero dell’Università sarebbe pronto a togliere alla Dante Alighieri l’accreditamento per i corsi di laurea, lasciando i corsi di lingua di italiano per stranieri e la relativa certificazione.