Reggio, smantellata una fabbrica della droga, 1800 piante di marijuana e oltre 170 kg di stupefacenti sequestrati
L’operazione ha avuto inizio in una frazione dell'VIII circoscrizione di Reggio Calabria
15 Febbraio 2025 - 07:07 | Comunicato
![carabinieri](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/sites/5/2025/02/carabinieri.jpeg)
Un’importante attività condotta dai militari della Stazione di Catona, in collaborazione con il Gruppo Carabinieri Forestali di Reggio Calabria, ha portato al sequestro di una piantagione di 1800 piante di marijuana e all’arresto di due persone e il deferimento in stato di libertà.
L’operazione ha avuto inizio nella frazione Rosalì di Reggio Calabria, durante un controllo finalizzato alla repressione degli allacci abusivi alla rete elettrica, svolto dai Carabinieri della locale Stazione con il supporto di personale specializzato. Nel corso del servizio, i militari hanno scoperto un allaccio abusivo che alimentava un capannone agricolo. Insospettiti dalla situazione, hanno approfondito il controllo e all’interno della struttura hanno rinvenuto una vasta coltivazione di marijuana, con un sistema sofisticato di illuminazione e ventilazione per favorire la crescita delle piante. I due proprietari hanno dichiarato che si trattava di cannabis sativa destinata al mercato della cosiddetta “cannabis light”, ma gli accertamenti successivi hanno dimostrato il contrario.
L’indagine
Per verificare la liceità della coltivazione, sono stati attivati i militari del Gruppo Carabinieri Forestali di Reggio Calabria, che hanno effettuato prelievi e campionature della sostanza. I campioni prelevati sono stati sottoposti ad analisi presso i laboratori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, che hanno rilevato un valore di THC superiore ai limiti di legge. Questo ha confermato che la sostanza rinvenuta fosse drogante.
Il sequestro
Accertata la natura illecita della piantagione, i militari hanno proceduto al sequestro dell’intero impianto di produzione. All’interno del capannone sono state rinvenute tre serre contenenti un totale di 1800 piante in diverse fasi di crescita. Inoltre, è stata scoperta una stanza adibita a grow room, dotata di lampade alogene, ventilatori, temporizzatori e tappeti termici per garantire condizioni ottimali alla coltivazione. Oltre alla piantagione, sono stati sequestrati sedici sacchi contenenti marijuana già essiccata e pronta per la commercializzazione, per un peso complessivo di oltre 170 chilogrammi.
Gli arresti
I due proprietari della struttura sono stati arrestati per furto di energia elettrica, avendo realizzato un allaccio abusivo per alimentare l’impianto di coltivazione. Inoltre, sono stati deferiti in stato di libertà per il reato di coltivazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Il contrasto al traffico di droga
Questa operazione evidenzia l’importanza del monitoraggio delle coltivazioni di cannabis, settore in cui spesso si celano attività illecite. Il traffico di droga rappresenta ancora oggi una delle principali problematiche del territorio nazionale, richiedendo un impegno costante da parte delle forze dell’ordine per contrastarne la diffusione. La sinergia tra le diverse unità investigative e l’uso di strumenti scientifici per l’analisi delle sostanze risultano fondamentali per individuare e smantellare queste reti criminali.
La collaborazione con l’Università
Elemento chiave per il successo dell’operazione è stata la collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Grazie a un accordo siglato nel marzo 2022, è stato attivato un programma di ricerca e controllo sulla filiera della cannabis legale, con particolare attenzione alla verifica del contenuto di THC. Questa sinergia consente di garantire un maggiore controllo del settore e di individuare rapidamente eventuali violazioni della normativa vigente.
Stato delle indagini
Al momento, il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Come stabilito dalla legge, gli arrestati sono da considerarsi innocenti fino a una eventuale condanna definitiva.