Reggio, duemila studenti previsti al Cilea per “La Bohème”

L'evento si terrà il 22 maggio nel corso di 3 rappresentazioni in cui gli studenti, oltre ad assistere, canteranno i brani appresi durante l’anno scolastico

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Duemila studenti e quattrocento insegnanti di Reggio Calabria parteciperanno attivamente il 22 maggio presso il teatro “Francesco Cilea” alle tre repliche de “La Bohème” di Giacomo Puccini, segnando il punto di arrivo del progetto Opera Lab Edu, una iniziativa volta a far avvicinare i giovani all’Opera lirica in modo nuovo ed appassionante. Gli spettacoli al teatro “Cilea” si terranno il 22 maggio alle 9.30, 11.30 e 14.15.

Il progetto, che ha coinvolto 57 istituti scolastici calabresi, arriva dopo il successo del Teatro “Alfonso Rendano” di Cosenza dove, dall’8 al 13 maggio, sono stati coinvolti 9mila studenti e 1500 insegnanti. E proseguirà poi a fine maggio al teatro “Brancaccio” di Roma, dove a salire sul palco saranno gli studenti di altre 28 scuole del Lazio.

L’evento di Reggio Calabria si terrà il 22 maggio nel corso di 3 rappresentazioni in cui gli studenti, oltre ad assistere, canteranno i brani appresi durante l’anno scolastico. Saliranno a turni sul palco con costumi ed attrezzi realizzati in classe. Un momento importante, aperto anche alle famiglie, che cade nel centenario della morte di Giacomo Puccini.

Gli studenti di Reggio Calabria, come i colleghi di Cosenza e Roma, hanno fatto un lungo percorso con Opera Lab Edu. Il progetto infatti, che quest’anno coinvolge 15mila studenti a livello nazionale, è partito dalla formazione degli insegnanti. Nel corso dell’anno, poi, i ragazzi hanno partecipato a laboratori musicali e di teatro, tenuti in classe da cantanti lirici e formatori specializzati nella didattica del canto.

«Il progetto Nasce dall’ambizione di quattro amici durante il periodo di Covid, tutti musicisti con esperienze e background diversi, ciascuno portando le proprie peculiarità al progetto», spiega il general manager Matteo Bonotto.

«Il nostro obiettivo primario è stato quello di rendere il melodramma accessibile a tutti, e siamo estremamente grati per il calore e l’entusiasmo con cui è stato accolto in questa edizione, dedicata al genio di Giacomo Puccini, in occasione del centenario dalla sua morte.

La sfida è stata impegnativa, ma i risultati sono stati al di là delle nostre aspettative: il progetto ha trovato un incredibile riscontro positivo sia nella regione della Calabria che nel Lazio. Questo ci ha confermato che c’è un reale desiderio e bisogno di portare la bellezza e l’arte dell’opera nelle vite dei giovani».

Per l’apprendimento i ragazzi hanno potuto contare anche su strumenti molto efficaci come una App dedicata, scaricabile da App Store e Google Play.

L’ “Opera Lab App” – questo il suo nome- è stata progettata per incoraggiare la creatività e lo sviluppo delle abilità vocali. Presenta, per esempio, 10 brani dell’Opera in differenti versioni karaoke. Ed i ragazzi l’hanno apprezzata molto: così come hanno amato Il Quadernone dell’Opera, un fumetto con illustrazioni accattivanti che racconta la storia de “La Bohème” con un linguaggio che rende il melodramma più comprensibile ai giovani lettori.

«Abbiamo puntato alla diffusione del progetto nelle periferie calabresi, spingendo oltre i confini dei centri urbani per raggiungere una più ampia base studentesca e comunitaria. Attraverso Opera Lab Edu nella provincia di Cosenza, Reggio Calabria e Crotone abbiamo reso l’opera lirica accessibile e avvincente per studenti, insegnanti e l’intera comunità educativa.

Il nostro obiettivo è stato portare l’esperienza del teatro direttamente nelle scuole, trasformando gli studenti da spettatori passivi a protagonisti attivi», dice la responsabile del progetto per il sud, Giulia Luigia Tenuta.

Dopo Reggio Calabria, “La Bohème” si sposterà al teatro Brancaccio di Roma (dal 27 al 29 maggio). La regia è di Gianni Santucci, il direttore sarà Andrea Magnelli ed i costumi sono di Francesco Morabito.

«Insieme ai professori dell’Orchestra Sinfonica Brutia, partner del Progetto, abbiamo affrontato una sfida importante nell’adattare un’opera così complessa ad un organico orchestrale ridotto ma formato da eccellenti musicisti che hanno consentito il raggiungimento di una qualità musicale di altissimo livello», dice il direttore musicale Andrea Magnelli.

«Inoltre – conclude il direttore – abbiamo in scena un cast formato da giovanissime promesse della lirica, selezionate tramite audizioni tra oltre 200 candidati provenienti da tutto il mondo. È tra gli obiettivi del progetto, far lavorare i giovani per i giovani e mi auguro che questa esperienza possa essere per loro un trampolino di lancio».