Reggio, elezioni commissioni d’albo Ordine TSRM e PSTRP: prosegue la polemica

La risposta dall'ufficio legale della lista "Cambiare si può" alla missiva del Presidente dell’Ordine TSRM-PSTRP

Elezioni delle commissioni d’albo dell’Ordine TSRM (Tecnici sanitari di radiologia medica) e PSTRP (Professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione) di Reggio Calabria. Qualche giorno fa la polemica sollevata dalla lista TSRM “Cambiare si Può” sulle consultazioni elettorali, causa di malcontento tra gli iscritti.

A stretto giro da queste stesse pagine avevamo dato risalto alla replica del Presidente dell’Ordine, Massimo Morgante, che concludeva così nella nota :

“Si respingono fortemente tutte quelle azioni speculative ed ostruzionistiche che sicuramente non fanno il bene dell’Ordine”.

Adesso l’ultimo capitolo della ‘querelle‘, il comunicato stampa dell’ufficio legale della “Lista Cambiare si Può” in risposta alla missiva del Presidente dell’Ordine TSRM-PSTRP di Reggio Calabria del 7.12.2023.

Dichiara nella nota l’ufficio legale della lista TSRM “Cambiare si Può”:

“Con riferimento alla missiva del Presidente dell’Ordine TSRM-PSTRP di Reggio Calabria del 7.12.2023, di risposta a un articolo relativo alle elezioni per il rinnovo delle Commissioni d’Albo del 2 dicembre scorso, si rilevano una serie di incongruenze, qui di seguito riassunte.

Innanzitutto, appare fuori luogo il richiamo a responsabilità di chicchessia per la mancata costituzione del seggio. Nell’articolo non si è censurato alcun comportamento al riguardo, salvo rilevare che esiste una regola (regola, non principio suscettibile di interpretazione), fissata all’art. 7, penultimo comma, del vigente Regolamento per l’elezione degli organi dell’Ordine, giusta la quale il Presidente non può constatare l’impossibilità di procedere alla costituzione del seggio prima di tre ore dall’apertura dello stesso”.

Prosegue la nota:

“Come evidenziato, nel caso di specie, e com’è peraltro evincibile dalla Comunicazione redatta dallo stesso Presidente, tale constatazione è avvenuta dopo appena 1 h e 40 minuti circa. Stupisce, peraltro, che dopo aver affermato di aver correttamente operato al riguardo, il Presidente renda noto di aver chiesto, ora, supporto legale alla Federazione, cosa che semmai sarebbe dovuta avvenire prima di procedere alla chiusura anzitempo del seggio, e di incorrere quindi in un contegno palesemente contrario alla regola citata.

Quanto poi alle vicende del 2022 relative alle elezioni per il rinnovo delle cariche del Direttivo, la ricostruzione effettuata dal Presidente è lacunosa, oltre che contraddittoria. Innanzitutto giova ricordare che la pronuncia del TAR Reggio Calabria, cui la lista esclusa si è in prima battuta rivolta, non è stata una sentenza di merito, essendosi con essa semplicemente dichiarata la competenza di altro organo a giudicare (sebbene il TAR adito avesse anche dato conto dell’esistenza di un diverso orientamento giurisprudenziale in materia, rispetto a quello da esso seguito in tale occasione)”.

Conclude la nota:

“Pertanto, quando il Presidente afferma che il TAR avrebbe dato atto del suo corretto operato, egli sostiene una cosa inesatta, proprio perché il TAR non è entrato nel merito della questione. Infine, è ancora inesatto che le date individuate, sotto festività natalizie, per le elezioni del 2022, discendessero in qualche modo a “rime obbligate” dalla pronuncia del TAR. Se la Federazione ha autorizzato l’individuazione di date utili diverse e successive rispetto a quelle individuate dal Presidente, è perché evidentemente ciò era ben possibile dal punto di vista normativo, altrimenti la Federazione non avrebbe a ciò acconsentito.

Ma ciò ha avuto luogo soltanto a seguito delle rimostranze di vari iscritti all’Ordine, quando invece il Presidente avrebbe potuto già in prima battuta, e motu proprio, interpellare la Federazione sulla soluzione più corretta in ordine alla fissazione delle date, senza necessità delle proteste di alcuno.

Quanto sopra ricostruito vuole essere un utile contributo alla corretta lettura delle vicende richiamate dal Presidente. Nella sua replica, peraltro, nulla si dice circa il punto della sottorappresentazione dell’area riabilitativa in seno all’attuale Direttivo: su questo sarebbe senz’altro interessante conoscere la sua opinione”.