Reggio, la Costa dei Gelsomini e le boe a sigaro 'ambientaliste': cosa indicano e a cosa servono

Caratteristiche e dettagli delle otto boe gialle, definite 'a sigaro' installate lungo la nostra costa ionica

In molti si sono chiesti, nel corso di quest’estate, cosa indicano e a cosa servono le grandi boe gialle installate già da qualche mese sul tratto della costiera ionica che attraversa diversi paesini della nota ‘Costa dei Gelsomini‘.

Posizionate a poche centinaia di metri dalla riva, sulle grandi boe gialle, nella parte alta, è affissa una targa con i loghi della Regione Calabria e dell’Unione Europea perchè proprio in quel tratto costiero, nel lontano 2008 fu istituito il Parco Marino Regionale “Costa dei Gelsomini” con L.R. Calabria n. 12/2008 che insiste tra Capo Bruzzano a nord e Punta di Spropoli a sud.

Boe Parco Marino Costa Ionica Reggio Calabria 1

Le boe gialle fanno parte quindi del progetto più ampio di delimitazione delle aree protette nei Parchi Marini della Regione Calabria, attuato dall’Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR) nell’ambito dell’Azione 6.5.A.1 del POR Calabria 2014-2020.

Sono boe di delimitazione, segnalamento e monitoraggio, per garantire la protezione degli habitat marini e migliorare la sostenibilità delle attività turistiche.

Nel caso specifico della Costa dei Gelsomini, sono state installate 8 boe di segnalazione in mare e 2 pali di segnalazione a terra, distribuiti strategicamente lungo i confini del parco.

Boe Parco Marino Costa Ionica Reggio Calabria 4

Le boe servono dunque a migliorare la riconoscibilità dell’area protetta e ad aumentare il livello di protezione della biodiversità presente. Il segnalamento marittimo include boe a sigaro galleggianti, resistenti ai raggi UV, dotate di fanale autoalimentato con portata di circa 3 miglia nautiche, strisce catarifrangenti per una maggiore visibilità e un miraglio radarabile. Per le aree con profondità superiori ai 10 metri, le boe sono ancorate con un sistema chiamato jumper, che garantisce una maggiore stabilità e durata nel tempo, riducendo l’impatto ambientale sul fondale.

Le boe sono state posizionate secondo criteri tecnici che tengono conto dell’isobata, ovvero delle linee di uguale profondità, piuttosto che della distanza fissa tra un punto e l’altro. Un metodo che garantisce una maggiore precisione nella definizione delle zone di protezione, poiché si basa sulle caratteristiche morfologiche del fondale marino. L’isobata inoltre permette di identificare le aree ecologicamente più rilevanti e sensibili, come quelle dove si trovano ecosistemi vulnerabili o specie protette.

Le boe sono state collocate in modo tale da seguire i profili batimetrici che delimitano gli habitat, garantendo così una protezione ottimale delle risorse marine.

Boe Parco Marino Costa Ionica Reggio Calabria