Dimensionamento, la Metro City boccia il piano della Regione. Falcomatà: ‘Basta soppressione. Si trovi un’alternativa’

Approvata all'unanimità dal consiglio metropolitano la mozione presentata da Versace: "Non potevamo non farci sentire"


Il Consiglio metropolitano di Reggio Calabria, presieduto dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà, con il supporto del segretario generale Umberto Nucara, nel corso dell’ultima convocazione, ha approvato una serie di atti e provvedimenti, tra cui variazioni al documento economico e contabile, diritto allo studio e manutenzioni stradali. In apertura dei lavori, l’aula di Palazzo Alvaro, su iniziativa del sindaco Falcomatà, ha espresso solidarietà unanime al sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte, Francesco Malara, per il vile atto intimidatorio subito, e ha espresso cordoglio per il lutto familiare del sindaco di Condofuri, Filippo Paino.

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Il piano di dimensionamento scolastico per la Metro City

Prima di discutere i 18 punti all’ordine del giorno, il vicesindaco Carmelo Versace ha presentato una mozione, votata all’unanimità, relativa al nuovo piano di dimensionamento scolastico 2024/2025 proposto dalla Regione Calabria, che prevede ulteriori accorpamenti degli istituti scolastici dell’area metropolitana reggina.

Nella mozione la Città metropolitana specifica che “appare opportuno non procedere all’ulteriore riduzione di autonomie scolastiche per come richiesto dalla Regione della Calabria e propone di dare mandato al sindaco metropolitano di comunicare alla Regione Calabria che alcuna riduzione delle autonomie scolastiche sarà operata per l’annualità ordinaria, richiedendo che sia la Regione Calabria stessa ad individuare le modalità e le risorse per finanziare il mantenimento dell’attuale situazione organizzativa”.

“Per le annualità 2023/2026 – riporta ancora la mozione approvata – la legge di bilancio ha provocato una drastica riduzione delle autonomie scolastiche in tutta Italia, già dall’anno scolastico 2024/2025, con la previsione di una perdita di ben 17 autonomie nel triennio di riferimento”.

L’argomento ha registrato diversi interventi dei consiglieri metropolitani: Lizzi, Zampogna e Marino.

Falcomatà: “No alla soppressione di altri plessi. La Regione trovi un’altra soluzione”

L’approvazione della mozione è stata definita dal sindaco metropolitano Falcomatà come una posizione politica chiara e forte contro la “desertificazione dell’offerta formativa” nel territorio metropolitano. Il sindaco ha dichiarato:

“Senza distinzioni partitiche, si respinge al mittente l’ennesima richiesta di dimensionamento scolastico da parte della Regione, ovvero di desertificazione dei nostri territori da quella che è l’offerta, fra le principali, che servono e consentono lo sviluppo del territorio, ovvero: l’istruzione e l’offerta formativa. Abbiamo detto un chiaro no alla richiesta della Regione, invitandola ad individuare forme, modi e finanziamenti diversi per evitare la soppressione di ulteriori plessi scolastici nel territorio metropolitano. Lo abbiamo fatto anche a seguito di incontri, tenutisi nelle scorse settimane, con i sindaci dei Comuni della Città metropolitana interessati ed anche con le organizzazioni sindacali”.

Versace: “Non potevamo non farci sentire”

Il vicesindaco Carmelo Versace ha ribadito l’importanza della mozione approvata all’unanimità:

“Si conferisce così al sindaco Falcomatà il mandato di trattare direttamente con la Regione il nuovo dimensionamento scolastico. Di fatto, viene rimessa nelle mani del sindaco la volontà unanime del Consiglio, dei sindaci e dei sindacati di rispedire al mittente un Piano con cui non vogliono avere nulla a che fare, soprattutto dopo quello dello scorso anno che ha portato a ben 17 accorpamenti di istituti scolastici. Come Consiglio metropolitano – ha concluso – non potevamo non farci sentire e ringrazio tutti i colleghi che si sono espressi in maniera favorevole”.