Reggio, consiglio comunale sulla sanità. Marra: ‘Non lasciamo sole le famiglie in difficoltà’
Durante il Consiglio comunale aperto di Reggio Calabria, Vincenzo Marra ha lanciato un appello per il diritto alla salute e una sanità più inclusiva
11 Novembre 2024 - 12:34 | Comunicato stampa
Di seguito l’intervento iniziale del Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Vincenzo Marra in apertura della seduta del Consiglio comunale aperto dedicato al tema della Sanità, in corso di svolgimento nell’aula consiliare di Palazzo San Giorgio, sede municipale del Comune di Reggio Calabria:
“Grazie per la partecipata presenza, grazie a coloro i quali hanno accettato l’invito dell’Amministrazione comunale e grazie a quanti hanno deciso di intervenire quest’oggi al Consiglio comunale aperto, dedicato alla sanità e all’imprescindibile diritto alla salute.
La straordinarietà della convocazione, per norma, regolata ai sensi del regolamento comunale, è data appunto dalla delicatezza di un tema le cui priorità segnano il termometro di un’esigenza incombente che riguarda l’intera comunità e per la quale non intendiamo soprassedere“.
Un appello per il diritto alla cura
“Anzi, siamo fermamente consapevoli del fatto che, il diritto alla cura, il servizio sanitario e assistenziale, rappresentino un avamposto di civiltà e di dignità ancor prima che settori fondamentali della nostra società. Infatti, la scelta di questo Consiglio comunale porta con sé la volontà politica di discutere, ascoltare e intercettare possibili percorsi comuni, affinché non si smarrisca mai il senso di una sanità a misura d’uomo costruita su prossimità e territorialità. Ma l’auspicio è anche quello, attraverso contributi qualificati dei corpi cosiddetti intermedi, di ragionare in termini propositivi e punti programmatici condivisi, perché, su queste battaglie, il fronte deve essere comune e non ci possono essere divisioni di parte“.
L’appello personale del Presidente Marra
“Se me lo concedete, voglio fare solo un appello. Non da Presidente della massima Assise cittadina, né da profilo politico, ma da cittadino e da uomo.
Vi chiedo uno sforzo per lavorare per produrre proposte concrete, per un comparto – sappiamo – caratterizzato da difficoltà organizzative, budget inadeguati, carenze di infrastrutture sanitarie, carenza di personale (anzi, a loro, a nome del Consiglio comunale, vorrei tributare un immenso GRAZIE, perché non ci siamo affatto dimenticati quando medici, infermieri e addetti ai lavori, erano in trincea contro la pandemia del Covid), e da tante altre complessità che non starò qui a ricordare, perché probabilmente, qualcuno dopo di me, saprà meglio specificare.
Facciamolo tenendo a mente che, con le insufficienze della sanità pubblica, quelli a pagarne maggiormente le conseguenze sono i più vulnerabili. Spesso sono le persone affette da patologie psichiatriche e soprattutto i bambini che soffrono di problemi neurologici“.
Una storia che tocca il cuore
“Tra le tante lettere, richieste, riflessioni, sfoghi, che mi sono state recapitate, mi ha intimamente colpito, quella di una famiglia che mi ha raccontato la storia del loro figlio Giuseppe – ovvio, ho scelto un nome frutto della mia fantasia.
Ma la storia e il dolore sono autentici e sono gli stessi, purtroppo, di tante famiglie della nostra città.
Sono storie di disperazione e sconforto che quasi sempre sbattono nel muro di una realtà pubblica come la nostra, che non è adeguata – per non dire inesistente – alla cura e all’accompagnamento di questi bambini, costretti con le famiglie a lunghi viaggi della speranza per ottenere una diagnosi e poi per attivare le cure specialistiche e le attività accessorie che da questa derivano“.
Un grido di aiuto per una sanità più umana
“Pensate, a Reggio Calabria, non esiste la psichiatria infantile! Non esistono programmi per seguire e accompagnare queste famiglie nel buio della loro ‘notte’.
È lo Stato che perde perché incapace di ascoltare il loro grido di aiuto.
Questo è un messaggio chiaro di una sanità pubblica che perde quell’umanità che dovrebbe ispirare ogni sua singola scelta, una sanità pubblica che abdica alla sua viscerale missione di non lasciare indietro nessuno“.
Il Presidente conclude con la speranza di dare voce alla comunità, in modo che questo Consiglio comunale non sia vano.