Il Consiglio Comunale approva il PSC, Falcomatà: “Reggio dice addio agli anni ’70”
"Il disegno di come sarà la nostra Reggio". Le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà
11 Gennaio 2020 - 17:10 | Comunicato
“Oggi è una data storica per la nostra città che saluta per sempre dal punto di vista urbanistico gli anni 70 e transita verso il futuro. In Consiglio comunale è arrivato il nostro sì definitivo al Piano Strutturale Comunale (PSC) e al Regolamento Edilizio Urbanistico (REU)”.
Attraverso un post su Facebook, il sindaco Giuseppe Falcomatà comunica ai cittadini le ultime novità approvate in consiglio.
“È un sì alle aspirazioni e alle prospettive di sviluppo della nostra città e dell’economia locale, il disegno di come sarà la nostra Reggio. Una città finalmente coerente con la morfologia fisica del territorio e, soprattutto, con la disciplina d’uso del suolo. Una città che finalmente si dota di una strategia di sviluppo”.
Ovviamente i reggini sono curiosi di sapere, all’atto pratico come cambierà la città grazie al PSC. La risposta è fornita sempre dal lungo post del primo cittadino:
“Intanto definendo lo spazio urbanizzato e urbanizzabile per:
- conservare e valorizzare le potenzialità ambientali: la costa, i luoghi pedemontani, l’alta collina, le frazioni costiere;
- definire la “trama verde” e la rete degli spazi aperti urbani;
- riqualificare e recuperare le parti della città edificate non conformemente al piano vigente dotandole di urbanizzazioni primarie e secondarie;
- rinnovare e conservare la città storica, riqualificare e rigenerare le periferie.
È il nuovo disegno di una città che integra le funzioni terziarie, artigianali e commerciali con quelle residenziali, migliorando l’aspetto organizzativo e morfologico nel rispetto della riduzione del consumo di suolo. Ma soprattutto il Psc serve alla città e ai suoi cittadini per la costruzione di un quadro conoscitivo culturale, per il miglioramento della vivibilità, per la prevenzione, la sicurezza”.
Falcomatà prosegue:
“Il Psc è lo strumento che ci assicura coerenza territoriale e ambientale, la prevenzione dei rischi naturali maggiori e la riduzione/eliminazione di fonti maggiori di impatto come il rumore e le polveri.
Il Psc tiene per la prima volta conto dello spazio rurale, non come far west della speculazione edilizia ma come luogo della valorizzazione delle colture agricole più produttive e pregiate, del patrimonio forestale, dello sviluppo del turismo rurale e dell’agriturismo fondato sulla conoscenza ed il recupero del patrimonio etno-antropologico e sulla tradizione enogastronomica.
Si pone come agli anni in cui la speculazione edilizia, l’abusivismo, il consumo incontrollato di suolo, le abitazioni costruite laddove non erano state realizzate le fogne, la pubblica illuminazione, le scuole, le aree per il tempo libero, hanno violentato la nostra città”.
Il sindaco di Reggio Calabria conclude:
“Da oggi entriamo in una nuova dimensione. È il tempo di transizioni già mature, per rendere reale una visione di città plurifunzione, resiliente e accogliente: una città bella, una città attrattiva, una città coraggiosa, custode della propria storia e artefice del proprio futuro”.