Piazza del Popolo, Modafferi (Dsp): ‘Dal Comune danno per 3 milioni di euro’
"La posizione del Comune è ampiamente peggiore e più grave rispetto a quella degli ambulanti", sostiene Giuseppe Modafferi
18 Febbraio 2025 - 17:35 | Comunicato Stampa
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“Apprendiamo con incredulitá che per la concessione all´utilizzo di Piazza Del Popolo, di proprietá demaniale, il Comune di Reggio Calabria risulta moroso dal 2014, per un valore di 170.000,00 euro.
Coincidenza: il 2014 è l´inizio della cosiddetta primavera reggina, e ci chiediamo come mai alla persona del Sindaco, cosí attenta alle regole ed alla legalitá, sia sfuggito per ben 12 anni questo dettaglio”. Cosi in una nota Giuseppe Modafferi, coordinatore regionale di Dsp.
La gestione della piazza e il danno economico
“Vedremo su quali specchi tenterá di arrampicarsi il nostro Sindaco nastrofilo, probabilmente non ha ben chiaro il ruolo dell´amministratore, che non si limita a sfilate, presentazioni di eventi vari, ma ad amministrare diligentemente e con sacrificio una cittá. Date le complessitá di Reggio Calabria, il sacrificio è maggiore.
La media di canone annuale per l´utilizzo della piazza da parte del Comune è di circa 13.000 euro.
Un utilizzo intelligente con una visione economica e di servizio alla cittá, se consideriamo che a pieno regime la piazza può ospitare 100 venditori ambulanti, stimando un valore di TOSAP medio annuo di 3000 euro, avrebbe un incasso di 300.000 euro annui.
I venditori utilizzano la piazza fino alle ore 14.00, il pomeriggio e la sera si può tranquillamente utilizzare per area eventi o simili.
In 12 anni di pessima gestione del Sindaco della piazza si può stimare il danno complessivo per le casse del Comune e della cittadinanza di oltre 3 milioni di euro, oltre ai positivi impatti economici di un mercato che funziona.
Il valore permetterebbe di ripagarsi degli oneri di pulizia e mantenimento della piazza stessa.
Va infatti considerato il beneficio complessivo per l´economia del quartiere e dell´intera cittá, oltre alla difesa del patrimonio storico, culturale ed identitario“, afferma Modafferi.
La posizione del Comune e il confronto con gli ambulanti
Vorremmo fare una precisazione riguardo la comparazione:
“Il Comune è abusivo quanto gli ambulanti”. Gli ambulanti non sono né abusivi, né morosi, esercitavano la loro attività prima del 2018. Chi era irregolare si è regolarizzato ed ha partecipato ad un bando ad hoc del 2018 per esercitare nel rispetto delle norme la propria attività, è risultato vincitore al bando e il Comune non ha mai voluto regolarizzare, creando, il Comune stesso, le condizioni dell’eventuale abusivismo.
Riguardo la morositá, il Comune non ha mai emesso cartelle esattoriali, non essendoci le condizioni per farlo (mancata regolarizzazione del vincitore di bando), quindi in assenza di cartella non c’è morositá.
La posizione del Comune è ampiamente peggiore e più grave rispetto a quella degli ambulanti, in quanto risulta ampiamente moroso nei confronti del Demanio da ben 12 anni.
Quindi colui che predica bene e razzola male farebbe meglio a sanare tale grave situazione e individuare, attraverso un confronto con le forze politiche e sociali, quelle soluzioni che diano la possibilità alle 41 famiglie coinvolte di poter tornare al lavoro, ed impegnarsi a dare al mercato di Piazza del Popolo quella dignità dalla quale può trarre beneficio l’intera città sotto tutti i profili e non solo su quello economico/sociale.