31 anni dopo l’attentato, Reggio ricorda i Carabinieri Fava e Garofalo
Era il 18 gennaio 1994: i Carabinieri Fava e Garofalo vennero uccisi sulla A2, Commemorazioni a Palmi e Scilla
20 Gennaio 2025 - 14:24 | Comunicato Stampa
Nella notte del 18 gennaio 1994, durante un servizio esterno, in prossimità del km 420 della A-2 Salerno – Reggio Calabria, gli Appuntati Scelti Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, effettivi all’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Palmi, insospettiti da un’auto, si avvicinarono per effettuare un controllo. Fu allora che dalla vettura vennero sparati numerosi colpi di arma da fuoco all’indirizzo dei militari, che furono feriti mortalmente. Le successive indagini consentirono di ricondurre l’agguato a una strategia criminale, propria delle cosche di ‘ndrangheta calabrese e di mafia siciliana, che negli anni ’90 fu particolarmente aggressiva nei confronti delle Istituzioni e dei loro rappresentanti.
La commemorazione nel 31° anniversario
Nella giornata odierna, nel 31° anniversario di quell’evento, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, alla presenza del Gen. B. Riccardo Sciuto, Comandante della Legione Carabinieri “Calabria”, e delle autorità civili, militari e giudiziarie assieme ai familiari delle vittime, hanno ricordato i loro colleghi caduti nel vile attentato. La commemorazione ha avuto inizio a Palmi, presso la Concattedrale, con la messa in suffragio dei militari caduti, officiata da S.E.R. Mons. Giuseppe Alberti, Vescovo della Diocesi Oppido Mamertina – Palmi, per poi proseguire con la deposizione di una corona d’alloro presso l’area di sosta dell’autostrada, prima dell’uscita di Scilla, luogo in cui fu perpetrato l’attentato e dove oggi si trova il monumento alla memoria dei 2 Carabinieri. I militari e i familiari non hanno mancato, anche quest’anno, di far sentire la loro presenza, a testimonianza dell’inscindibile vincolo che lega nel tempo i militari in servizio, i commilitoni caduti nell’adempimento del dovere e le famiglie che hanno perso i loro cari.