Reggio, niente chioschi per l'estate 2024. Imprenditori amareggiati: "Da settimane tutto fermo"

Se tutto andrà bene, i chioschi potranno riaprire durante l'autunno. In caso contrario, l'appuntamento è con la primavera-estate 2025

A Reggio Calabria c’è il protocollo movida…ma manca la movida. Nelle scorse settimane, firmato in Prefettura il documento sperimentale voluto dall’amministrazione comunale insieme al Prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro e firmato di concerto con la Camera di Commercio del presidente Ninni Tramontana, Confcommercio col presidente Lorenzo Labate e Confesercenti col presidente Claudio Aloisio.

“La nostra idea è restituire il lungomare alle famiglie, ai cittadini e ai turisti – aveva precisato in quella circostanza il sindaco Falcomata – quello che è successo in passato non ci va più bene, soprattutto in un momento storico di grandi afflussi turistici e grandi ritorni in città. Si può lavorare in sinergia senza limitare le libertà altrui: questo è l’obiettivo che ci siamo preposti rispetto ai temi di sicurezza e ripristino legalità”, le parole del primo cittadino.

Se il proposito di restituire la Via marina bassa e contrastare gli episodi di violenza e di disagio legati ai minorenni in stato di ebbrezza è stato senza dubbio raggiunto, lo si è fatto però a discapito di una presenza decisamente inferiore. Rispetto agli anni scorsi infatti, nonostante l’impulso assicurato dai voli Ryanair, le presenze serali e notturne sul lungomare reggino sono oggettivamente calate. Tanti i reggini che hanno scelto mete diverse nelle vicinanze, ad esempio Palmi e Cannitello, per vivere la movida,

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Seppur non rappresentano il cuore del problema, ad influire sul calo di presenze anche i 3 chioschi chiusi sul lungomare Falcomatà, a dispetto dell’unico aperto complice una concessione già attiva. Nei mesi scorsi era arrivata da Palazzo San Giorgio l’assegnazione dei gazebo: tempi tecnici, intoppi burocratici e ricorsi da parte di società partecipanti al bando hanno causato ritardi in una situazione già partita oltre tempo massimo, considerato che l’assegnazione è avvenuta a estate in corso.

“Non sentiamo nessuno dell’amministrazione comunale ormai da settimane. Purtroppo, non siamo ancora riusciti a entrare materialmente all’interno dei gazebo, così da iniziare i lavori di riqualificazione”, affermano amareggiati gli imprenditori aggiudicatari. Lavori che, a dispetto delle piccole dimensioni delle strutture, non saranno di breve durata, considerato il pessimo stato attuale dei gazebo e tutti gli interventi da realizzare riguardanti gli impianti e gli allacci.

Era un forte sospetto ormai da settimane, adesso è diventata una certezza. I chioschi per l’estate 2024 rimarranno purtroppo chiusi, collaborando a restituire l’immagine di una Via marina più spenta rispetto agli anni precedenti. Da ricordare che la durata della concessione sarà di sei anni e il periodo di apertura dei chioschi sarà di 12 mesi, con una eventuale sospensione per 30 giorni, anche consecutivi, che dovranno essere comunicati all’amministrazione comunale.

Durata della concessione che a questo punto diventa ancora più importante, considerato che la prima estate è andata in fumo. Altrimenti, in caso di assegnazione annuale, sarebbe stato tutto inutile. Se tutto andrà bene, i chioschi potranno riaprire durante l’autunno, seppur con l’arrivo successivo dell’inverno, la Via marina bassa non sarà certamente tra le mete più battute da reggini e turisti.

In caso contrario, l’appuntamento è con la primavera-estate 2025, quando si spera che non soltanto i chioschi ma anche altri luoghi e strutture importanti per incentivare il turismo (a partire dal Lido Comunale, senza dimenticare il Parco Lineare Sud) possano essere pronti e in bella veste, già all’inizio della stagione.