Reggio, caso piste ciclabili (capitolo 2): quando la sicurezza è un optional

Bike lane, si cerca di riparare i danni: sul Calopinace prima la scarifica della strada, poi lo stop ai lavori ed ora il nuovo asfalto

Pista Ciclabile (10)

Proseguono i lavori ‘no sense’ delle piste ciclabili in città.

A Reggio Calabria, nel silenzio delle istituzioni, continua il folle programma di interventi che interessano varie zone del centro e della periferia. Quartieri che avrebbero dovuto godere di percorsi protetti e riservati alle biciclette. E che invece al momento subiscono cantieri a singhiozzo con strisce di asfalto e vernice apposte ‘qua e la’, senza alcun criterio.

Le piste avrebbero aumentato sicuramente il prestigio delle zone urbane e i residenti sarebbero stati più che fortunati, potendo utilizzare le lunghe ciclovie. Se solo fossero fatte ad opera d’arte.

Abbiamo percorso, metro per metro, tutte le cosiddette ‘bike lane’ in città constatando purtroppo una scarsa sicurezza dei percorsi tra curve a gomito, dislivelli, sentieri senza nessuna barriera o alcun cordolo di separazione dalla strada. Sicuramente non sufficienti a garantire la sicurezza dei ciclisti.

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E mentre i cittadini, imbufaliti, assistono increduli alla realizzazione di piste ciclabili che con ogni probabilità non funzioneranno mai, vista la parziale esecuzione, caratterizzata da improvvisazione e superficialità, le istituzioni proseguono silenti ed indifferenti alle innumerevoli lamentele.

Fortunatamente almeno un passo indietro è stato fatto. Parliamo del tratto che costeggia le bretelle del Calopinace.

Progettisti, tecnici e amministratori si saranno messi una mano sulla coscienza. Come si può realizzare una pista senza alcuna protezione in un tratto in cui le macchine sfrecciano ad alta velocità, nonostante il limite di 50 km/h, in cui si verificano tanti incidenti, anche mortali?

Dopo una prima scarificazione dell’asfalto, lo stop ai lavori. Proprio di questa mattina la ‘toppa’ dopo il buco con il nuovo asfalto. Ci chiediamo come andrà a finire la barzelletta delle piste ciclabili. Chi sono i responsabili? E chi pagherà per questo scempio?

QUI IL VIDEO CON LE IMMAGINI DEI PERCORSI CICLABILI IN CITTA’