Capitale della Cultura, Falcomatà: ‘La strada da fare è ancora lunga’
Falcomatà risponde alle critiche dopo l’esito della candidatura: "Guardare alla foresta che cresce, non all’albero che cade"
16 Marzo 2025 - 15:11 | Redazione

La delusione per la mancata designazione della città di Reggio Calabria come Capitale della Cultura 2027 segna ancora il dibattito pubblico in riva allo Stretto, ed anche il sindaco Giuseppe Falcomatà condivide, tramite un post sui suoi canali social, una riflessione sull’esito della candidatura reggina.
“Ho appena raccontato a Italo e Marco che quando venne realizzato il lungomare, il loro nonno, fra mille (solite) polemiche, decise di ruotare la statua della dea Atena verso la città. L’idea era quella di trasmettere un messaggio chiaro: Reggio non deve temere più gli attacchi dall’esterno, solo noi possiamo arrestare il percorso di sviluppo della città. L’idea cioè che finalmente i reggini erano padroni del proprio destino e che avrebbero dovuto guardarsi soltanto da sé stessi. Aveva ragione”.
“Raccontare loro questa storia – prosegue Falcomatà – mi ha fatto riflettere su quanto sia ancora, purtroppo, attuale. In questi giorni ho letto diversi commenti, interviste, post rilanciati da siti online locali, in cui si attaccava (ovviamente) il sindaco per la mancata vittoria nella finale della capitale Italiana della cultura. Per curiosità sono andato a spulciare un po’ cosa avveniva nelle altre otto città finaliste e non ho letto un rigo uno di attacchi al sindaco. Anzi. Ma tant’è. Per fortuna in tanti hanno compreso quanto questa candidatura abbia unito (per gran parte) la città e quanto sia importante continuare questo percorso a prescindere dal titolo”.
“Ma è evidente che la strada da fare è ancora lunga. Finché ci sarà qualcuno che gioirà per le
mancate vittorie della città, finché ci sarà qualcuno che troverà il pretesto per trovare un capro espiatorio, finché continueremo “ad aspettare la pioggia per non piangere da soli”, allora quella statua dovrà continuare a proteggerci da noi stessi, da chi incomprensibilmente preferisce guardare l’albero che cade e non la foresta che cresce”.
“Ho notato che la punta della lancia è ancora un po’ arrugginita, provvederemo a recuperarla.
Buona domenica Reggio, la pedalata è faticosa ma l’essere umano rimane in equilibrio soltanto continuando a pedalare…:)”.
