Il Museo di Reggio vola, Sudano: ‘Visite raddoppiate’. L’idea di portare le copie dei Bronzi di Riace al Museo del Mare…
Reggio Capitale della Cultura 2027, i numeri del MarRc, la nuova Piazza De Nava, obiettivi futuri e l'idea sui Bronzi: "Gli originali stanno bene dove sono". L'intervista al Direttore Fabrizio Sudano
03 Marzo 2025 - 18:18 | di Pasquale Romano
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Reggio Calabria sogna il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027, un obiettivo ambizioso che vede il coinvolgimento diretto del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Il direttore Fabrizio Sudano ha condiviso le sue riflessioni su questa candidatura, evidenziando il ruolo centrale del museo, i numeri in crescita e le prospettive future.
Il contributo del MarRC alla candidatura di Reggio Capitale della Cultura 2027
Il museo è stato attivamente coinvolto fin dall’inizio nel tavolo tecnico di coordinamento del Comune, contribuendo con una scheda di proposte mirate. “Abbiamo partecipato all’audizione, riproponendo in modo sintetico quanto inserito nel dossier. Il nostro progetto prevede un anno di iniziative, rassegne, festival, convegni e seminari, tutti legati al messaggio di Reggio come culla della Magna Grecia e del Mediterraneo.”
Sudano ha raccontato che l’audizione è stata un momento emozionante: “Anche da non reggino, ho provato una grande emozione. Il sindaco Falcomatà è stato bravissimo con la sua esposizione, ha gestito i tempi in maniera impeccabile. La nostra esposizione, organizzata con grande cura, ha colpito la commissione, suscitando persino commozione.”
I Bronzi di Riace e la strategia di comunicazione
Una scelta precisa strategica ha riguardato la presenza non troppo ‘invasiva’ dei Bronzi di Riace nel dossier. “Abbiamo deciso, in accordo con il Comune, di non insistere troppo sui Bronzi perché già noti a tutti, specie ai commissari italiani. Ci siamo invece concentrati su elementi distintivi come il bergamotto, portato all’audizione per farne apprezzare il profumo e il gusto. Naturalmente, i Bronzi sono citati nel dossier, ma abbiamo voluto puntare su un racconto più ampio.”
Le speranze di vittoria di Sudano
Sudano si dice fiducioso sulla possibilità di vittoria, sebbene ci siano concorrenti temibili. “Abbiamo ricevuto riscontri molto favorevoli, credo che ci giochiamo il titolo con 2-3 città forti, come Pordenone e Alberobello, che potrebbero essere outsider, e La Spezia, che ha potuto contare sull’intervento di Andrea Bocelli.
Non sappiamo quanto peso avrà il dossier rispetto all’audizione, ma abbiamo riscontrato qualche perplessità della commissione sulla parte economica. Forse avremmo dovuto esplicitare meglio il contributo, con fondi propri, di enti come Museo e Camera di Commercio.”
Crescita del MarRC e il successo di Piazza De Nava
Guardando ai numeri, il MarRC sta vivendo un momento di grande crescita. “Nel 2024 ci siamo concentrati sulla riorganizzazione, ma il 2025 ci vede già a pieno regime, ben rodati. Nei primi due mesi dell’anno abbiamo raddoppiato i dati di gennaio e febbraio 2024. Se il trend continua di questo passo, possiamo essere davvero fiduciosi per il 2025. La mostra di San Casciano è stata un successo e ci saranno nuove iniziative di questo tipo che presenteremo nei prossimi mesi.”
Anche Piazza De Nava, recentemente riqualificata, sta avendo un impatto positivo sulla città. “C’è fermento, dinamismo, rinnovata vitalità. La piazza è aperta e vissuta dai cittadini. Il Comune la sta sfruttando molto per eventi e noi stessi vogliamo utilizzarla, ancora di più rispetto a quanto fatti nei mesi scorsi, dalla primavera in poi.”
L’idea sul Museo del Mare e le copie dei Bronzi
Sull’ipotesi di spostare i Bronzi di Riace nel futuro Museo del Mare, lanciata ai nostri microfoni dall’ex sindaco e governatore Giuseppe Scopelliti, Sudano è chiaro: “Non sono opere che si possono spostare. Stanno bene dove sono. Se vogliamo valorizzare il Museo del Mare, propongo di riportare in Italia le due copie dei Bronzi che attualmente girano per il mondo.
Sono statue identiche, autorizzate dal Ministero, e potrebbero trovare spazio nel nuovo museo. Sono simili anche per quanto riguarda dimensioni e peso, quindi l’impatto visivo anche a distanza è assicurato. Di base sono a Francoforte ma girano per tutto il mondo. Volendo ipotizzare un loro futuro all’interno del Museo del Mare, potremmo pensare di portarle a Reggio Calabria”.
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