Reggio, la via del Consiglio Regionale diventa ‘Via Demetrio Mauro’. Il nipote Maurizio: ‘Mio nonno un lucido visionario’
Maurizio Mauro, anch'egli imprenditore come il nonno Demetrio e il padre Antonio, ai microfoni di CityNow non nasconde l'emozione per quello che sarà l'evento di sabato pomeriggio..: 'Si chiude un cerchio lungo una vita'
12 Dicembre 2024 - 23:18 | di Pasquale Romano
A Reggio Calabria “sorge”(finalmente) ‘Via Demetrio Mauro’. Una intitolazione che arriva nel ricordo di uno degli imprenditori reggini più importanti del ‘900.
Demetrio Mauro non ha soltanto fondato e lanciato oltre i confini nazionali la storica azienda del Caffè che porta il suo cognome, ma ha lasciato un segno indelebile nelle vicende della città.
L’intitolazione dell’ormai ex Via Quartiere Militare sarà accompagnata da un incontro speciale dedicato alla memoria dell’imprenditore reggino, che si terrà il 14 dicembre alle ore 15:30 presso il Palazzo del Consiglio Regionale della Calabria, palazzo che risiede proprio nella nuova Via Demetrio Mauro.
Maurizio Mauro, anch’egli imprenditore come il nonno Demetrio e il padre Antonio, ai microfoni di CityNow non nasconde l’emozione per quello che sarà l’evento di sabato pomeriggio.
“E’ grande la soddisfazione nel veder ricordato, in maniera indelebile, la figura di mio nonno a quasi 30 anni dalla sua scomparsa (avvenuta nel luglio del 1996, ndr). L’amministrazione comunale, che ringrazio, ha voluto dedicare una via importante della città, che ospita il Palazzo del Consiglio Regionale.
Per noi l’emozione è speciale, considerato che si tratta della stessa via in cui nacque uno degli stabilimenti chiave della nostra azienda. Si chiude un cerchio per tutti noi, un cerchio che comprende le esistenze professionali e umane di tutta la nostra famiglia’, racconta Maurizio Mauro.
In poche parole, come si potrebbe descrivere la figura di Demetrio Mauro alle nuove generazioni di reggini che magari non lo conoscono?
‘Mio nonno era un lucido visionario, che allo stesso tempo riusciva ad essere pragmatico come pochi altri. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, ricominciò da zero dandosi 10 anni di tempo per far arrivare Caffè Mauro a livelli importanti.
Si è dato anima e corpo, insieme alla sua amata Maria e ai figli Nuccia, Mimmo, Lillo e Nini’ (come amabilmente li chiamava), senza mai risparmiarsi. Il caffè è diventato la sua vita. Si sentiva orgoglioso per quello che assieme a tutti i suoi collaboratori stava creando. Direi che è andato ben oltre le aspettative…”, evidenzia con orgoglio.
L’altro pilastro, indelebile, che ha contraddistinto la vita di Demetrio Mauro è stata la famiglia. “Probabilmente, è il più grande insegnamento che mi ha dato. La sua eredità, che comprende ovviamente capacità imprenditoriali fuori dalla norma, è fatta di attenzione verso il prossimo, forte senso e attaccamento alla famiglia e grande umiltà nell’affrontare le cose e tutte le persone, trattandole con rispetto”.
Centinaia i messaggi arrivati in questi giorni alla famiglia Mauro in vista dell’evento che si terrà sabato 14 dicembre. ‘Una sorpresa, non ci aspettavamo questa ondata d’affetto, numerosi gli amici che ci hanno scritto anche fuori dalla Calabria. Il commento più diffuso? “Riconoscimento tardivo” (ride, ndr), ma sinceramente non mi interessa. Non importa il passato ma solo che questo riconoscimento sia arrivato. I buoni esempi servono per le generazioni future, per tracciare una via’.
La forte e inestirpabile regginità è un altro dei tratti distintivi della vita di Demetrio Mauro.“Ha vissuto Reggio e il suo amore per la città in modo totale. Si sarebbe immolato per Reggio, cosa che in parte ha fatto considerate alcune vicissitudini. Io e i miei cugini nel corso degli anni abbiamo avuto modo di leggere i suoi appunti, non solo sulle sue esperienze di vita che lo hanno visto da imprenditore marittimo a prigioniero di guerra (ndr II guerra mondiale) fino a industriale con la Mauro, ma anche sulla città. Traspare in modo evidente un legame indissolubile.
Ha fatto tanto per Reggio, spesso in silenzio e con il suo buon cuore. Si parla tanto in quest’epoca di reputazione e narrazione positiva di un territorio, lui anche in questo è stato un visionario. Ci teneva fortemente a legare l’immagine di Reggio a proprio marchio e al proprio cognome, contribuendo in questo modo ad aumentare la visibilità della città e darle un’immagine propositiva e di sviluppo”, ricorda Maurizio Mauro.
Se potesse, come commenterebbe lo stesso fondatore di Caffè Mauro l‘intitolazione a sè stesso di una via importante della città? “Si sarebbe schernito, non era un uomo che amava apparire, era un uomo del fare. Ricordo quando da piccolo mi fece vedere un pezzo di legno, lungo un metro. Mi disse ‘questo metro serve per misurare i passi che dovrai fare, rimanendo cosi entro un limite invalicabile di “buon senso civico”, di “umiltà e rispetto verso il prossimo”. Concetti che ripeteva spesso”.
Il riconoscimento dell’intitolazione arriva dal Comune di Reggio Calabria, in un certo senso dalla politica, che in diverse circostanze aveva corteggiato Demetrio Mauro esortandolo a scendere in campo.
“Aveva ricevuto inviti da tutti i partiti a candidarsi, destra e sinistra, ma lui aveva sempre rifiutato. Diceva spesso che la politica dovrebbe concentrarsi sulle necessità del sud e gli interessi dei cittadini. Anche su questo, se pensiamo al dibattito di questi anni, è riuscito in qualche modo ad essere lungimirante”.
Impossibile scegliere un aneddoto in particolare dal cassetto dei ricordi, Demetrio Mauro però ripesca dalla mente uno dei momenti più toccanti.
“Erano i suoi ultimi giorni di vita, volle riunire tutti i parenti, compresi noi nipoti. Era consapevole che il giorno dopo non ci saremmo rivisti, il suo voleva essere un addio. Fu un incontro di una dolcezza unica, che ancora oggi mi provoca i brividi. Questo era mio nonno Demetrio, capace di essere incredibilmente lucido sino alla fine. Merita davvero il riconoscimento che l’amministrazione sabato gli tributerà”, conclude Maurizio Mauro.