Reggio, l’associazione Biesse consegna panettoni e dolci natalizi ai detenuti

Sono stati consegnati presso la Casa Circondariale G.Panzera di Reggio Calabria panettoni e dolci natalizi ai detenuti e le detenute della casa circondariale reggina

verona il presidente della provincia Miozzi in visita al carcere di Montorio foto: sartori fotoland


L’associazione culturale bene Sociale Biesse ha consegnato dolci e panettoni ai detenuti della Casa Circondariale G.Panzera di Reggio Calabria.

Biesse: ‘Carceri, un mondo da non isolare’

Sono stati consegnati presso la Casa Circondariale G.Panzera di Reggio Calabria panettoni e dolci natalizi ai detenuti e le detenute della casa circondariale reggina. Un’appuntamento che si ripete ogni anno per far sentire meno la solitudine a chi vive recluso all’interno delle carceri.

L’associazione culturale bene Sociale Biesse presieduta da Bruna Siviglia – ha sempre mostrato vicinanza e attenzione verso il mondo delle carceri, che non è un mondo a se da tenere lontano perché i detenuti al di la dei reati commessi per quali è giusto che scontino la loro pena sono persone, il carcere come dice L’educatore Dott Emilio Campolo non deve essere un momento di buoi, ma di riflessione e cambiamento. Un grazie al Direttore Calogero Tessitore persona di grande sensibilità e a tutti gli operatori, i volontari, il personale della Polizia Penitenziaria che tanto fanno soprattutto in questo momento storico dell’emergenza sanitaria.

‘Ad accoglierci, afferma La Presidente Biesse Bruna Siviglia, in questo emozionante momento di solidarietà il Dott Emilio Campolo una vita spesa a sostegno delle persone private della libertà , il Dott. Antonino Polimeno,Lorenzo Federico e Nucera Domenico della Polizia Penitenziaria
Grazie sempre per la calorosa accoglienza
Il Dott Emilio Campolo inoltre annuncia Siviglia- riceverà il Premio Nazionale Biesse Eccellenze del Territorio 2021 in virtù della sua straordinaria dedizione come Educatore al servizio dei detenuti.il Natale Conclude Bruna Siviglia ha una,luce che arriva ovunque anche nelle carceri nonostante la pandemia.