Reggio, la critica di Nuccio Azzarà: “Città in ginocchio dopo 10 anni”

Reggio Calabria, Azzarà si scaglia contro i 10 anni di amministrazione Falcomatà "Viaggia contromano"

nuccio azzara

Credo che nella nostra Reggio dovrebbe essere considerato normale poter fruire del diritto di esercitare una cittadinanza attiva e partecipata nelle modalità previste dalla democrazia, dalle norme e dalla legge. Tale evenienza, peraltro, dovrebbe essere auspicata, incentivata, garantita e sollecitata da una politica aperta e sana che deve prediligere il confronto.

Politica e confronto nella gestione della cosa pubblica

Devo, purtroppo, prendere atto che quanti detengono, momentaneamente, la delega ad amministrare la cosa pubblica a nome e per conto di TUTTI NOI, invece, reiteratamente si impermalosiscono, indispettiscono, incattiviscono, ponendosi sulla difensiva allorquando qualcuno si “permette” di esprimere una critica su come è governata la città, sulla daltonica incoerenza meteorologica, su come è utilizzato il denaro della collettività e sulle modalità secondo le quali si portano o meno a termine le opere pubbliche e si ha cura, nel prosieguo, di manutenerle.

La politica a Reggio: una gestione contromano

Purtroppo, a Reggio, la politica viaggia contromano e spiace dover registrarne le scomposte ed esagerate reazioni che hanno riguardato la normale dialettica posta in essere, anche, da cittadini rivestenti ruoli istituzionali di rappresentanza del mondo del lavoro, quale quello compiutamente esplicitato dal coordinatore RSU-Dirigente Sindacale Professore Veronese Simone Antonio.

Bisogna avere rispetto di quanti esercitano con scrupolo, competenza e autonomia il mandato sindacale, non tutti sono riconducibili a degli yes man.

Le reazioni della politica e il giudizio sindacale

Gli isterici autogol dei politici indigeni confermano che la politica è passata da quello che doveva essere un equilibrato, incline spirito di servizio nei riguardi dei cittadini, ad una prassi tendente ad occupare inopinatamente il potere, pensando di non dover dare conto a nessuno. Questo è il giudizio di chi ha, nella sua esperienza politico-sindacale, sempre e comunque giudicato le controparti pubbliche facendo riferimento solo alle loro reali capacità manageriali, valutandoli dagli obiettivi prefissati e raggiunti, dalla qualità delle risposte date ai bisogni dei cittadini.

Il giudizio proviene da chi non ha fatto sconti a nessuno, prescindendo se fosse stato nominato dalla destra o dalla sinistra, da chi nelle sue funzioni ha valutato plaudendo quando si facevano gli interessi collettivi, e denunciato, contestato aspramente tutti coloro che facevano soltanto gli interessi propri e di parte.

La speranza per il futuro di Reggio

Reggio desidera tornare a sorridere e lo può fare se si pensa che in essa albergano tante persone libere che prima delle proprie ideologie fanno risaltare i superiori interessi generali, pongono al primo posto l’amore che nutrono per la propria città. Se ne facciano una ragione tutti coloro che si ritengono indispensabili unti dal Signore.

Il mio cuore è stato sempre allocato dove l’anatomia prevede che batta, ma questa condizione non mi impedisce di essere ancora più severo con chi avrebbe dovuto essere ciò che non è stato. In tutta sincerità devo confessare che, avendo messo in ginocchio la città che amministrate da 10 anni, rappresentate una grande delusione per quanti, come me, avevano riposto nei vostri riguardi fiducia e speranza.