Angelo Tutelare, la replica di Don Cannizzaro: ‘Argomenti pseudo tecnico-scientifici per avallare posizione ideologica’

La risposta del parroco alla professoressa Cagliostro: 'Con la scusa del restauro, il disegno si prefiggeva già il non ritorno in piazza S. Giorgio'


Prosegue la querelle sull’Angelo Tutelare, la statuta che la Chiesa di San Giorgio al Corso aspetta da 6 anni che torni nella sua posizione originale dopo esser stata spostata per i lavori di restauro. In queste ore la segnalazione e le parole di Don Nuccio Cannizzaro hanno avuto la risposta della prof.ssa Cagliostro, presidente dell’associazione culturale Ulysses. Quella che segue è la replica del parroco di San Giorgio al corso.

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Dichiara Don Nuccio Cannizzaro:

“Apprendo dal vostro sito che la prof.ssa Cagliostro ha dato il suo giudizio sul mio intervento circa la statua dell’Angelo tutelare. L’intervento della Cagliostro a mio avviso è di natura ideologica, è la difesa di una presa di posizione di alcuni che non si sa per quale scopo, o forse si intuisce facilmente, si nascondono dietro argomenti pseudo tecnico-scientifici per avallare la loro posizione ideologica”.

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Prosegue il sacerdote:

“Che la statua dell’Angelo tutelare non possa stare all’aperto è tutto da dimostrare. Perché non è stata restaurata in sito, come sta avvenendo per la statua di De Nava? E’ evidente che con la scusa del restauro, il disegno si prefiggeva già il non ritorno sulla piazza S. Giorgio. Molti non sanno che la statua dell’angelo si trova presso la Chiesa di San Giorgio fin dalla sua inaugurazione che risale al 26 maggio 1935. Ed esattamente era situata dentro il Chiostro, l’Angelo porta sul suo scudo l’effige di San Giorgio, la Civica Amministrazione del tempo ha creduto bene che il sito ideale fosse quello della chiesa di San Giorgio, chiesa della municipalità”.

Spiega Don Nuccio:

“Nel 1967 l’allora sindaco Battaglia ritenne giusto portare la statua sul sagrato, affinchè fosse visibile a tutti i cittadini. Del resto oggi, piazza Italia, piazza Camagna, piazza Duomo, piazza Garibaldi, sono arredate da statue di marmo. Solo questa statua fa problema? Inoltre il sindaco Falcomatà, aveva disposto il ritorno della statua nel suo sito storico. Purtroppo le note vicende della sua sospensione dalla carica hanno permesso ad altri di disporre diversamente della sua volontà. Colgo l’occasione per ringraziare il sindaco che ha capito l’importanza della tradizione storica e non ha voluto stravolgere il progetto dei nostri padri. Il restauro è stato finanziato dal Rotary reggino, e mi chiedo se i rotariani non hanno nulla da dire a tal proposito”.

Conclude Don Nuccio Cannizzaro:

“Inoltre la volontà della città si esprime quotidianamente, basta sentire i commenti dei passanti sul corso, tutti vogliono che la statua ritorni al suo posto. Aspettiamo le decisioni del Sindaco, l’unico titolato a decidere”.