Vivere a Reggio Calabria, condizioni ambientali e il territorio: dal degrado allo sviluppo

Un interessante incontro dalle varie sfaccettature, alla ricerca di una strada nuova verso un progresso sostenibile

Mascalchi

Si è svolto presso il Chiostro di San Giorgio al Corso l’incontro multidisciplinare sulle condizioni ambientali e il territorio della città di Reggio Calabria. Ha introdotto i lavori il promotore del dibattitto e Presidente del Comitato centro storico “De Nava” Manlio Mascalchi Calveri. Si è avviata la serata ricca di contributi, dopo aver osservato un minuto di silenzio per la recente scomparsa di Silvia Caruso, facente parte del gruppo di lavoro che promuove il valore del centro cittadino segnalando disguidi ed esaltandone le sue potenzialità. La prima delle relazioni è stata esposta dalla dottoressa Serafina Teramo, specialista in dermatologia e venereologia. Nelle diapositive mostrate ai presenti la dottoressa Teramo ha evidenziato casi clinici dovuti a condizioni non propriamente adeguate di spiagge e mare a Reggio Calabria per l’immissione nelle acque marine dei torrenti cittadini ricchi di scarichi anche fognari, tali situazioni sono anche aggravate dal cambiamento climatico causato spesso da aumenti di temperature improvvisi tali da procurare gravi dermatiti e malattie della pelle.

Teramo Slides Dermatologia

L’argomentazione trattata dal dottor Gabriele Quattrone, psichiatra psicologo e Primario al Policlinico della Madonna della Consolazione ha coinvolto le nuove patologie dei giovani che spesso, complice una società protesa alla competizione estrema, gettano la spugna e si isolano completamente rimanendo in contatto con il resto dell’umanità esclusivamente tramite social o strumenti telematici.

Polimeno Mascalchi Quistelli Quattrone Teramo

Altrettanto interessante ed approfondita la relazione del dott. Filippo Barreca pneumologo al GOM, che ha sottolineato i pericoli nascosti, ma non troppo, nelle vie respiratorie. Uno su tutti l’asfalto delle strade nel reggino e tutti quegli elementi necessari per il suo posizionamento ed utilizzo. Notevoli i danni apportati dalle minuscole ed impercettibili particelle presenti nell’aria causate anche da vari tipi di inquinamento come le particelle carboniose e di monossido dei mezzi di trasporto.

Polimeno Mascalchi Barreca Quistelli Teramo

Ha concluso la serata, la coinvolgente relazione del professore dell’Università Mediterranea di Urbanistica e Territorio e ricercatore industriale Carmine Quistelli. Lo stesso relatore grazie ad un excursus storico, iniziato dalle conseguenze e cure del periodo pandemico e poi a ritroso sulla percezione della natura prima e dopo l’introduzione degli avanzati strumenti tecnologici. Cosa hanno portato essi? Quali risultati se innanzitutto non si prevengono i danni causati da fattori ambientali ad altissimo rischio. Il docente ha reso note le sue esperienze internazionali e quelle legate ad un territorio in crescita dal punto di vista accademico. Gli studenti laureatisi con il docente trovano immediatamente occupazione. La sfida del presente è creare le condizioni per poter mettere in pratica il bagaglio culturale, acquisito nella nostra prestigiosa Università, anche nel nostro contesto. Quindi con le conoscenze recepite i danni presenti da anni nell’ambiente reggino si possono già risolvere come già da molto tempo sono risolte nei molti centri urbani nazionali.

Quistelli

Apprezzati gli interventi in particolar modo le domande dell’avv. Frank Polimeno, nella qualità di componente del Comitato di quartiere Centro Storico “De Nava”, hanno riguardato la recrudescenza delle parassitosi dermatologiche e sull’aumento della presenza delle nanoplastiche combuste nell’ ambiente come fattore di aumento delle patologie pneumologiche e cardiorespiratorie. I relatori hanno quindi risposto ed interagito con i presenti, prima di ricevere una pergamena ricordo della riuscita serata che come dichiarato dal Presidente Mascalchi Calveri ha espressamente voluto mettere un dito nella piaga delle problematiche di una città che ha perso l’offerta turistica causata da un ambiente malato e quindi ora ha necessità di scelte giuste, condivise e partecipate per non inciampare nuovamente negli errori del recente passato, uno su tutti la costruzione della Liquichimica di Saline Ioniche, quindi rilanciare con forza tutte le azioni per favorire la ricerca della normalità, al momento mera chimera secondo le classifiche di qualità della vita nonostante le tante opportunità della nostra amata Reggio Calabria.