'Reggio Calabria 2050', il masterplan per cambiare la città e guardare al futuro

Reggio Calabria si costruisce un suo modello guardando ad altre città come riferimento, ad esempio Barcellona e Helsinki

‘Città ecosistemica, del benessere e della salute’. Con il Masterplan ‘Reggio Calabria 2050’ l’amministrazione comunale si dota di un documento strategico preliminare che mira a fissare l’orizzonte e gli obiettivi alla base del rilancio della città. Sguardo rivolto al futuro che non può che passare dall’Area dello Stretto e un suo pieno e reale potenziamento, fondamentale per concretizzare lo sviluppo di Reggio Calabria.

Con l’obiettivo di “rigenerare il patrimonio in chiave green per attrarre lavoratori digitali, cultura e ricettività”, Reggio Calabria scommette sul suo futuro puntando alla valorizzazione dei suoi 32 km di costa che si affaccia sul mare dello Stretto, con uno sguardo privilegiato su Messina. Il piano ha un rapporto sinergico con il Parco Nazionale d’Aspromonte.

L’idea di base -riportata in un articolo del Sole24ore- mira alla possibilità che Reggio abbia le risorse umane, naturali, paesaggistiche per essere un luogo dove vivere, lavorare e produrre. Il coordinatore dell’importante documento dell’amministrazione comunale che ha coinvolto un nutrito gruppo di lavoro è l’assessore  alla pianificazione territoriale e urbanistica sostenibile Paolo Malara.

“Un progetto di futuro si fa carico di non replicare luoghi di vita non più attuali, ma di porsi domande e dare risposte alle esigenze, dettate dai cambiamenti climatici e sociali favorendo la creazione di spazi di relazione per nuove comunità interconnesse.

Il Ponte sullo Stretto -spiega Malara- senza ancora un progetto esecutivo, non deve essere un deterrente come è stato negli ultimi decenni per non creare maggiore integrazione sulle due sponde. Attualmente esiste una ampia condivisione tra le amministrazioni delle due città, che stanno condividendo programmi di mobilità legati all’aeroporto di Reggio Calabria e alle attività culturali”.

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È un contesto in cui il pubblico cerca forti alleanze con il privato per importanti progetti di rigenerazione urbana e del patrimonio, per assicurare la transizione ecologica e investimenti nella cultura e nell’attività dei grandi eventi. Dove al momento sono in corso investimenti per oltre 212 milioni di euro, incluse tre iniziative Pinqua, progetto che vede un contributo di 45 milioni da parte del Mit con fondi del Pnrr, che cambierà letteralmente il volto di Arghillà nord, Modena-Ciccarello e Reggio Sud-Gebbione.

Nel cuore del Masterplan 2050 ci sono aspirazioni che ci guidano verso un nuovo futuro per Reggio Calabria. Quattro gli obiettivi principali: Preservare l’ambiente, Salute e benessere, Valori etici e solidarietà, Digitalizzazione accessibile.

Nella prospettiva di una città più sostenibile e accessibile potranno essere oggetto di attenzione e cura progettuale le aree pedonali nelle vicinanze delle scuole, potendo sperimentare restrizioni o regolamentazioni del traffico veicolare, e l’istituzione di zone 30 e zone 15, dove la velocità delle auto è limitata a 30 e a 15 km/h.

L’accessibilità e la fruizione degli spazi pubblici si integrerà con la mobilità sostenibile, sarà promossa attraverso la riorganizzazione degli spazi pubblici privilegiando la mobilità attiva a piedi o assistita, favorendo percorsi casa-scuola e migliorando il trasporto pubblico per coprire efficacemente le esigenze di lavoro e svago degli abitanti.

La valorizzazione e rigenerazione dei 32 Km di costa su cui si affaccia la Città di Reggio Calabria è dunque uno dei progetti prioritari del Masterplan. Il “Parco del Mare” sarà una infrastruttura ambientale e funzionale, dedicata alla cultura, al wellness, al fitness, alla qualità della vita, all’arte, al lavoro, alla alimentazione sana, con l’ambizione di rigenerare profondamente chilometri costieri di Reggio Calabria.

Ridimensionare o sostituire, dove possibile la grigia infrastruttura esistente, dominata da parcheggi e strade, con un nuovo “Parco del Mare” costituito da infrastrutture verdi, piste ciclabili e pedonali, palestre a cielo aperto, museo diffuso, spazi per il lavoro in remoto e altre funzioni.

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Reggio Calabria punta così a una rigenerazione urbana che valorizzi il patrimonio esistente, potenziando le aree interne e le infrastrutture di collegamento con il resto del territorio. Un esempio significativo è il recupero dell’ex colonia greca, che sarà trasformata in un polo residenziale e culturale. Sono previsti investimenti anche per la riqualificazione del waterfront con nuovi spazi verdi, piste ciclabili, aree pedonali e progetti di mobilità sostenibile.

Reggio Calabria si costruisce un suo modello guardando ad altre città come riferimento. “Barcellona, perché prima di altre ha investito sulla qualità dello spazio pubblico e della mobilità, ma anche Milano per l’integrazione del verde nello spazio urbano, e poi Helsinki per la decarbonizzazione”, racconta Malara che aggiunge: “La qualità della vita oggi a Reggio Calabria e i progetti del masterplan sono il primo fattore per attrarre investimenti, documento che getta le basi per la realizzazione di un gemello digitale urbano per incrementare l’organizzazione policentrica della città”.

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