Chiamato in causa per sostituire Giuliodori, ha giocato una buona gara sia in fase difensiva che in quella di spinta, anche se con un Paternò molto chiuso, non ha avuto i soliti spazi.

“Gara difficile su un campo complicato. Loro puntavano molto sui duelli, ma noi siamo stati bravi a reggere l’urto, fare gol e difenderlo. Giocare in queste realtà per un giovane come me rappresentano esperienze di crescita. Loro con i quinti stavano bassi e quindi non ci davano la possibilità di sviluppare il nostro gioco sulle corsie esterne, ma siamo riusciti ad adattarci.

E’ stata una partita sporca, loro l’hanno messa sull’agonismo e poi le condizioni del campo limitavano le nostre qualità tecniche. Ringrazio la società, lo staff tecnico e tutti per avermi dato l’opportunità di giocare con questa maglia. Sappiamo tutti l’obiettivo qual è e poi ci sono soprattutto i calciatori più esperti a ripetercelo ogni giorno.

Il finale di stagione

Otto finali tutte da vivere e guardando il risultato del Siracusa solo a fine gara, dobbiamo pensare solo a noi. I tifosi? Unici, un onore giocare per loro”.