Reggina-Siracusa: è sfida anche tra sindaci. Il botta e risposta tra Falcomatà e Italia sugli arbitraggi

Dichiarazioni forti dall'una e dall'altra parte a 180 minuti dalla fine del campionato

Sindaco Giuseppe Falcomatà Campo Ciccarello

“Il Siracusa è sicuramente una squadra attrezzata per posizionarsi nella parte alta della classifica, ma alcune decisioni arbitrali rischiano di suscitare più di qualche dubbio. L’auspicio di tutti è che questa stagione regolare si possa concludere in una maniera più serena sotto questo punto di vista, senza ulteriori episodi che suscitino dubbi da parte di nessuno. Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina. Fa bene il DG ad evidenziare la necessità di approfondire e analizzare alcuni episodi che, in una maniera o in un’altra, stanno incidendo fortemente sull’esito del campionato. Queste sviste non soltanto diventano elementi di dibattito tra i tifosi, ma possono svilire i sacrifici di una società. E rischiano peraltro di minare gli sforzi di un’amministrazione comunale che, come la nostra, ha investito molto per riqualificare le strutture sportive di punta, come lo stadio Granillo”.

Dichiarazioni forti quelle rilasciate dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà al quotidiano Gazzetta del Sud, a due giorni dalla sfida tra la Reggina e il Favara, mentre il Siracusa dovrà affrontare in casa la Vibonese, ricordando che le due squadre sono separate solamente da un punto e che nelle ultime settimane si è acceso fortemente il dibattito sugli arbitraggi. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco di Siracusa Francesco Italia con una nota:

“In un momento delicato del campionato, ritengo doveroso esprimere pubblicamente il mio disappunto per le recenti dichiarazioni rilasciate dal collega Falcomatà in merito a presunti condizionamenti arbitrali nella corsa alla promozione del proprio club cittadino. ​Ogni rappresentante delle istituzioni ha il dovere di difendere la trasparenza, la correttezza e il rispetto delle regole, soprattutto quando si parla di sport, che è e deve restare uno spazio educativo, inclusivo, fondato sul merito e sulla lealtà. ​Espressioni che lasciano intendere pressioni sugli arbitri o tentativi di orientare l’esito di una competizione calcistica, sono inaccettabili e rischiano di compromettere la serenità del campionato e il lavoro di tanti atleti, dirigenti e tifosi.

Il ruolo di un sindaco non è quello di alimentare sospetti, ma di contribuire a un clima costruttivo e rispettoso delle istituzioni sportive.
​Mi auguro che la parte finale del campionato possa svolgersi in un clima sereno, nel pieno rispetto della sportività, senza interferenze o tentativi malcelati di influenzare quanto dovrebbe essere deciso soltanto dal campo. ​Se poi vogliamo guardare anche ai risultati in campo, il Siracusa ha sconfitto la squadra del collega cinque volte su cinque negli ultimi due anni. E tutto ciò senza considerare il ritiro dell’Akragas perché, se non fosse avvenuto, non so oggi a cosa il collega potrebbe appigliarsi”.

logo community