Reggina, servono gli attaccanti in campo. Viola riprende la Viterbese
Amaranto dai due volti sul campo della Viterbese, Viola entra e pareggia i conti
16 Gennaio 2019 - 16:28 | di Pasquale Romano
Inizia con un pareggio il 2019 della Reggina, ‘prima’ dell’era Gallo. Amaranto dai due volti sul campo della Viterbese. Brutto primo tempo della formazione di Cevoli, sotto per la rete di Vandeputte. Nella ripresa arriva la reazione e il giusto pareggio firmato Viola, subentrato da pochi minuti.
LE SCELTE INIZIALI
Cevoli sorprende affidandosi al 3-4-1-2. Attacco ‘light’ con Sandomenico e Tulissi, Marino ‘falso dieci’ con Salandria e Zibert in mediana. Kirwan e Franchini gli esterni di centrocampo, conferma per i tre centrali difensivi. Viterbese di mister Sottili con il 4-3-2-1, Vandeputte e Pacilli dietro l’ex Vibonese Saraniti.
UNA SQUADRA IN CAMPO
Le scelte discutibili di Cevoli si riflettono in campo. Reggina che non esce dai blocchi di partenza, in campo ci sono soltanto i padroni di casa. Vibonese pericolosa al minuto 8 con Saraniti, respinge Confente, due minuti e la scena si ripete con il portiere amaranto che si oppone a Vandeputte.
Reggina che soffre costantemente, manca in blocco il contributo del centrocampo e amaranto che imbarcano acqua con uguale intensità sia dalle corsie laterali che centralmente. E’ Pacilli l’uomo in più della Vibonese, un rebus irrisolvibile per la formazione di Cevoli.
BUON ANNO, REGGINA
Un problema fisico costringe Redolfi a chiedere il cambio al 31′, Cevoli inserisce Pogliano. Che la Reggina sia rimasta ai botti di Capodanno si evidenzia palese al minuto 33. Da un angolo a favore gli amaranto si fanno prendere clamorosamente in contropiede (azione nata da un errore di Zibert), Vandeputte aggira Salandria e con un destro angolato supera Confente.
Diagonale velenoso di Saraniti al 39′, Confente non si fa sorprendere. Encefalogramma piatto per una Reggina incapace di costruire una sola azione da gioco nei primi 45 minuti, il tiro cross di Kirwan prima dell’intervallo è lo specchio di un primo tempo da gettare in toto nel cestino.
LA MUSICA CAMBIA
La ripresa si apre con l’ingresso di Ungaro al posto di Marino, tatticamente non cambia nulla in casa amaranto. Giocata da Champions League di Pacilli al 52′: l’attaccante della Viterbese salta Franchini con un gioco di prestigio sulla linea di fondo e calcia alto da buona posizione.
I primi squilli per la Reggina portano la firma di Ungaro, destro alto al 54′ e conclusione ciccata dopo una buona azione corale quattro minuti più tardi. Amaranto che nella ripresa guadagnano metri e comandano il gioco, Viterbese schiacciata a protezione del vantaggio, il resto lo fa l’assist involontario di Sottili che toglie Pacilli e Saraniti, sino a quel momento tra i migliori.
Da una dormita di Solini nasce una buona occasione per Vandeputte, Confente nega la doppietta al belga. Al 69′ Cevoli opta per una Reggina a trazione anteriore: Viola prende il posto di Solini, Reggina che passa al 4-3-3 nel tentativo di trovare il pari.
SERVONO GLI ATTACCANTI
Ci mette un amen Viola a dimostrare a Cevoli l’errore nelle scelte iniziali. All’80 serve Sandomenico, sinistro insidioso respinto da Forte. Un minuto e Viola si mette in proprio, firmando l’1a1. Sponda di Conson, sinistro di Tulissi che trova la risposta di Forte, Viola ribatte in rete anche se con il piede debole, il destro.
Reggina che crede nel sorpasso, nel finale si scatena anche Tulissi: l’ex Atalanta prende il fondo e dalla destra serve Viola, deviazione aerea sottoporta di poco a lato. Finisce 1-1, un tempo a testa e risultato che rispecchia quanto prodotto dalle due squadre nel corso della partita.
Per Cevoli pronte risposte dopo un brutto primo tempo, scelte in corsa azzeccate e (forse) una lezione: per creare occasioni e buttare la palla in rete, servono gli attaccanti. Meglio se dal 1′.