Reggina: Saladini sulla cessione del club, la quota non pagata, Inzaghi

"A Taibi bisognerebbe fare una statua, vi dico che non mollo e certamente questa situazione mi dispiace"


In altra pagina del giornale abbia registrato il primo intervento di Felice Saladini su Sportitalia:

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Si è parlato anche di cessione del club, della famosa quota non pagata, di Inzaghi.

I dipendenti li paga la Reggina ed oggi la società ha un socio ed un amministratore. Sono vicino a quelle persone che durante l’anno hanno lavorato per la società. Ho venduto la Reggina ad un fondo di investitori credibili, quando si doveva fare l’atto dal notaio, è stato nominato Manuele Ilari, è molto semplice, non dovevo decidere io.

Io sono sempre quello che è andato a Formentera a convincere Inzaghi ad accettare di venire a Reggio Calabria. A Pippo devo dire sempre grazie per i risultati che ha ottenuto sul campo. Il 20 giugno 2023 ho versato cinque milioni e quattrocentomila euro. Il Tribunale di Reggio Calabria mi consentiva di poter pagare entro il 12 luglio e nessuno ha mai messo in discussione che quella cifra dovesse essere pagata entro il 20 giugno, lo dicono proprio i comunicati della Figc. Ecco perchè al Consiglio di Stato vado più fiducioso e più motivato con tutti i miei avvocati, anzi vi dico che il Consiglio di Stato mi darà ragione. Sono rimasto vittima di un sistema che mi ha messo spalle al muro. Ho molto rispetto sia di Gravina che di Balata, ma andava sfruttato il coraggio di un imprenditore italiano che ha voluto investire nella sua terra e nel calcio. Sono ancora oggi protagonista della difesa della Reggina, mi sono accollato tutta la trafila difensiva e se è opportuno vado anche oltre. Ho fatto tanto, potevo fare meglio e di più, il motivo per il quale ho venduto è perchè sono stato messo in un angolo da questo sistema e per liberarla l’unico gesto era quello. A Taibi bisognerebbe fare una statua, vi dico che non mollo e certamente questa situazione mi dispiace, gente che deve prendere gli stipendi e tutto il resto, certo che sono dispiaciuto”.

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