Reggina, quali le motivazioni del silenzio? Taibi prenda in mano la situazione

Dall'entusiasmo delle prime settimane, alla preoccupazione delle ultime. Che succede?


Primo momento delicato dell’era Gallo? Potrebbe essere così ed il silenzio imposto dalla società ai propri tesserati ne è comunque un segnale. Il più classico nel mondo del calcio e spesso come motivazione si affianca la necessità di trovare la giusta concentrazione. Di sicuro non mancano i provvedimenti immediati a questo nuovo gruppo dirigenziale, come quando si è perso in casa contro il Catanzaro davanti ad 11.000 spettatori, sconfitta non gradita dal massimo dirigente a tal punto, da esonerare nello stesso pomeriggio l’allenatore Cevoli.

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Oggi, dopo la brutta figura rimediata a Brindisi contro la Virtus Francavilla, si decide per il silenzio, mai condiviso ovviamente dai giornalisti, ma se può riportare un minimo di serenità al gruppo ben venga. C’è da preparare la temibile trasferta con la Juve Stabia, squadra in testa alla classifica, ancora imbattuta, ma in leggera flessione nelle ultime apparizioni. Può sembrare un paradosso, ma la possibilità di giocare contro una squadra forte, su un terreno di gioco in sintetico e con dei bravi palleggiatori come alcuni dei nostri, potrebbe addirittura essere un vantaggio.

Per stessa ammissione della nuova proprietà, questo del calcio per tutti è un mondo nuovo ed allora è assai probabile che per la gestione di situazioni come quella attuale, ci si affidi ad una figura esperta come Massimo Taibi che, da direttore sportivo è certamente alle prime armi, ma alle spalle ha un percorso calcistico di alto livello. In questi casi la figura del DS potrebbe risultare fondamentale nei dialoghi con tecnico e giocatori. A prescindere da situazioni oggettive come la condizione atletica di tanti, ci sono altre difficoltà che vengono fuori nel corso di ogni gara e che vanno risolte al più presto. Nel corso di un intervento in tv, lo stesso Taibi, parlando di Cevoli disse: “E’ bravo, lo sarà ancora di più quando mi darà maggiore ascolto”. Immaginiamo che da domenica sera i confronti con Massimo Drago siano stati continui e fitti.

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