Reggina: Pergolizzi parla di motori per spiegare le sue scelte e le esclusioni

Individuato un blocco sul quale puntare. Unico reparto intoccabile è al momento la difesa

reggina paternò ()

Quando si vince si è tutti più contenti. L’ambiente è sereno e si ribaltano gli umori passando da uno stato depressivo alla quasi esaltazione. Giusto così, perchè da sempre il tifoso viene etichettato come umorale e il calcio è bello anche per questo. Chi invece punta a mantenere un certo equilibrio è Rosario Pergolizzi, quell’equilibrio che pretende anche dalla sua squadra, adesso più aggressiva e propositiva: “Le vittorie sono anche il frutto del cambio di modulo ma bisogna migliorare in fase difensiva, ancora qualche volta si rischia, ci vuole più equilibrio“.

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Certo, si riuscisse a limare anche questo aspetto, parleremmo di una squadra quasi perfetta, ma sicuramente tutto è migliorabile. Quando invece al tecnico vengono poste domande sugli esclusi, ci tiene a fare delle precisazioni. Come nel caso precedente di Barillà e quello più recente di Dall’Oglio, entrambi in tribuna per piccoli problemi fisici. Più diretto su altri con evidenti riferimenti:

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La differenza tra un giocatore che si allena bene (Salandria) e chi non lo fa si vede. E’ importante che tutti si ragioni alla stessa maniera, chi il motore lo accende e lo spegne ha bisogno di tempo e lo aspetteremo. Porte aperte a tutti, ma per il momento ho fatto delle scelte e vado avanti con queste. Se avete notato il turnover lo faccio tra i centrocampisti e gli attaccanti”.