Reggina-Paganese, la voce dei tifosi amaranto: ‘Gioia infinita ma piedi per terra’

Grande entusiasmo nelle dichiarazioni post match dei tifosi accorsi al Granillo per sostenere la squadra di mister Toscano


I tifosi della Reggina dopo il match contro la Paganese, sono soddisfatti per la prestazione, in particolar modo nel secondo tempo gli amaranto si sono espressi al meglio. Alcune delle considerazioni degli 8.247 spettatori totali.

Ai microfoni di CityNow Sport:

Don Giovanni Zampaglione (parroco di Roghudi e tifoso della Reggina)

Si poteva chiudere il match nel primo tempo, meritavamo da prima l’1-0 anche il 2-0. Un grande tifo, è servito l’invito al pubblico, dovremo essere sempre di più.

Rita Calluso (tifosa della Reggina)

Ad un paio di giorni dalla trasferta di Catanzaro, il primo tempo è stato abbastanza difficile, nel secondo siamo riusciti a ribaltare le sorti della gara, la squadra è una macchina da guerra. I ragazzi hanno dimostrato impegno, dimostrando a tutti grazie al lavoro del mister di non dare adito a polemiche con la formula del “testa bassa e pedalare”, visto che i giocatori non sono automi e non si può ribattere per novanta minuti, il dodicesimo uomo in campo è il pubblico, i ragazzi hanno grande senso di appartenenza undici gare sono ancora molte. Saranno sette giorni di fuoco speriamo di far risultato anche nella trasferta di mercoledì e la prossima in casa.

Domenico Mandalari (tifoso della Reggina)

Un secondo tempo migliore del primo anche se già avevamo preso il ritmo giusto segnando un gol regolare. Abbiamo segnato nel secondo tempo e messo al sicuro grazie alla perla di Denis il risultato.

Saverio Loddo (tifoso della Reggina)

Toscano ha sottovalutato la partita nel primo tempo. L’episodio del gol erroneamente annullato alla Reggina nel primo tempo è stato per la Paganese più deleterio dell’attentato a Sarajevo. Quello fu il gesto omicida compiuto dal giovane attentatore serbo-bosniaco Gavrilo Princip contro l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono d’Austria-Ungheria, e sua moglie Sofia durante una visita ufficiale nella città bosniaca il 28 giugno 1914. La mancata conferma del gol regolarissimo e la non concessione prima di un rigore sacrosanto hanno determinato nella mente dell’arbitro e in modo particolare del suo assistente di destra, un furore compensativo che si è concretizzato prima con un rigore al primo minuto del secondo tempo e poi con l’espulsione di un giocatore della Paganese. A quel punto i giochi erano fatti e ognuno pianga i peccati suoi…

Tonino Quattrone (tifoso della Reggina)

‘Mi dispiace’ per i ‘pochi gol’ avremmo dovuto segnarne anche sette-otto. Sono contento per la Ternana, per il Monopoli, per il Bari, Denis alla grande davvero, ci vediamo a Catanzaro.

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