Reggina: il racconto di Nicola Amoruso al Granillo tra emozioni e previsioni

"Questo gruppo mi ricorda per certi aspetti quello del meno undici. Il miracolo di Saladini e Cardona"


Un sabato pomeriggio di festa tra la grande partecipazione dei tifosi allo stadio, la vittoria della Reggina contro il Cosenza, ma anche forti emozioni con il ritorno al Granillo di Nicola Amoruso. Una vera ovazione per l’ex attaccante amaranto che a Gazzetta del Sud ha raccontato le sue emozioni:

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Il calore dei tifosi, Saladini e Cardona

“L’accoglienza è stata fantastica, ma non sono stupito perchè Reggio è casa mia. E’ stato emozionante rimettere piede al S. Agata, appena poi sono entrato al Granillo ho avuto i brividi nel rivedere tutti quei tifosi entusiasti, sembrava di essere tornati ai tempi della serie A. A tale proposito mi preme ringraziare il patron Saladini e il presidente Cardona per le belle parole che hanno espresso nei miei confronti, sono loro gli artefici di questo miracolo, anche perchè fino a tre mesi fa c’era il rischio che la società non si potesse iscrivere al campionato”.

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Progetto interessante, gruppo compatto

“Questa Reggina è in grado di tenere testa a chiunque e aggiungo che non si trova in testa per caso. Il progetto è interessante, anche se saggiamente Inzaghi continua a mantenere un profilo basso, la stagione è lunga e le insidie sono sempre dietro l’angolo. L’importante è sapersi rialzare dopo le sconfitte e la Reggina lo ha fatto dopo Terni e Modena. Sono fiducioso, perchè questo gruppo mi ricorda per certi aspetti quello del meno undici. Se si è compatti si può arrivare lontano, noi centrammo una salvezza storica e chissà che questa squadra non possa compiere un’altra impresa”.