LFA Reggio: il Dg Ballarino sulle critiche, il nome, gli obiettivi, la cessione del club

"Costruiamo un percorso che ci deve portare al professionismo, in un modo o nell'altro"


Nel corso della trasmissione “Momenti di Sport” in onda su Videotouring, il DG della LFA Reggio Calabria Nino Ballarino ha toccato diversi argomenti. Riportiamo di seguito alcuni passaggi: “Dall’11 settembre ad oggi devo dire che sono stati mesi veramente intensi, in mezzo a tante difficoltà, non solo dal punto di vista sportivo ma anche e forse soprattutto ambientale. Piano piano stiamo riuscendo a mettere le cose a posto e sempre pensando a quello che si dovrà fare domani. Ero pronto a ricevere critiche dal punto di vista tecnico, come società, ma totalmente sorprendenti quelle a titolo personale, mi è sembrata una enorme assurdità, oltre a giudizi spesso prevenuti. Perchè La Fenice Amaranto? Quando è stata decisa la denominazione c’era una idea precisa, simbolo di rinascita. L’università non c’entra nulla anche perchè quello era un sito. Non pensavo portasse a quel tipo di contestazione così forte”.

Gli obiettivi

Ritengo che su questa società si siano riversate tutte le amarezze che i tifosi hanno subìto in questi ultimi anni. La gente non ha più fiducia di chi parla in maniera chiara. Io sono un onesto lavoratore che cerca di programmare una attività, in questo caso un percorso sportivo e societario. Siamo partiti in forte ritardo, abbiamo anche tentato di fare il miracolo, non ci siamo riusciti, ma costruiamo un percorso che ci deve portare al professionismo, in un modo o nell’altro (riferimento ad eventuale ripescaggio). Ma non posso farlo da solo, bisogna essere tutti dalla stessa parte, tifosi e giornalisti compresi“.

La cessione del club

Vi ricordo che il giorno prima dell’iscrizione al campionato avevo detto all’allora sindaco f.f. che se ci fosse stato qualcuno pronto a rilevare la società, ero disposto a mettermi da parte. Ho ricevuto critiche perchè ritenuto inadeguato, sembrava ci fosse la fila per prendere la Reggina. C’è stata una nuova apertura da parte mia, in quei famosi cinque giorni, ma sono ancora qua. Un mio grandissimo amico mi ha indirizzato su questa strada, c’era bisogno di dare una mano a Reggio Calabria ed il sottoscritto ha dato la propria disponibilità“.