Reggina imbarazzante, solo 0a0 con la Paganese. Drago già a rischio?

Primo tempo imbarazzante degli amaranto contro la Paganese ultima in classifica. Meglio nella ripresa (in 10 contro 11 per il rosso a Baclet) ma non basta per trovare la vittoria


La Reggina non va oltre lo 0a0 sul campo della Paganese ultima in classifica. Primo tempo imbarazzante degli amaranto, meglio nella ripresa (in 10 contro 11 per il rosso a Baclet) ma non basta per trovare la vittoria.

RITORNO…AL PASSATO

La Reggina ha una sola medicina per curare i mali che l’hanno afflitta negli ultimi 15 anni, vale a dire il passaggio al 3-5-2. Drago mette in soffitta la difesa a 4 e sul campo dell’ultima in classifica stravolge l’assetto tattico: Kirwan e Strambelli (fuori ruolo così come capitato a Sandomenico in passato) esterni a tutta fascia, Franchini-Zibert-Salandria la cerniera mediana, Baclet-Doumbia la coppia d’attacco. Paganese di mister Sanzo con il 3-4-1-2, Della Morte assiste le due punte Di Renzo e Parigi.

Pronti e via la Reggina come spesso accade sbaglia approccio, Paganese che al 3′ va vicina al vantaggio. Leggerezza di Kirwan in fase difensiva, Parigi crossa e il colpo di testa di Carotenuto sfiora il palo di Confente. Encefalogramma piatto per gli amaranto, ritmo e idee di gioco assenti in modo clamoroso.

DI MALE IN PEGGIO

Il nuovo assetto tattico mostra una palese crisi di rigetto, tra giocatori fuori ruolo e una preoccupante involuzione sul piano del carattere e dell’identità. Al minuto 27 ci prova Di Renzo, conclusione deviata da Conson. Soltanto la Paganese prova a far male e proporre qualcosa, la Reggina sembra vittima principalmente di sè stessa.

La conferma dell’harakiri amaranto arriva nel finale di primo tempo. Baclet decide che non è più sufficiente giocare in modo inguardabile come fatto nelle ultime settimane e decide di andare oltre. Già ammonito, l’attaccante amaranto si tuffa in area, guadagnandosi una seconda ammonizione ineccepibile. Se il top player a lungo inseguito e acquistato nel mercato di gennaio è quello ‘ammirato’ in campo nell’ultimo mese, in panchina ci sono a disposizione elementi sicuramente più validi.

MEGLIO IN 10

Un primo tempo senza nulla da salvare per la Reggina si chiude con il colpo di testa di Conson su punizione calciata da Strambelli. La ripresa si apre senza cambi, è Strambelli l’uomo deputato a dare manforte a Doumbia in una sorta di 3-4-1-1, nuovo assetto tattico dopo l’espulsione di Baclet. Pochi minuti però è Drago torna alle due punte: Tassi prende il posto di Franchini, Strambelli torna sulla fascia e Salandria si accentra al fianco di Zibert.

E’ una Reggina più combattiva e determinata quella di inizio ripresa. Nonostante l’inferiorità numerica, gli amaranto provano a far emergere la differenza di qualità con l’ultima in classifica. Strambelli e Kirwan in costante proiezione offensiva sulle corsie, la Reggina rischia consapevole della necessità di cogliere i tre punti, seppur in 10.

L’esempio concreto arriva dalla seconda sostituzione decisa dal tecnico amaranto: Sandomenico prende il posto di Kirwan, Reggina che aumenta il peso offensivo ma al contempo alza l’asticella del rischio. Emozioni con il contagocce, amaranto che sembrano pagare lo sforzo fisico legato all’aver giocato la ripresa inferiorità numerica.

All’ultimo secondo Paganese vicina al vantaggio, Confente però si oppone al potente destro di Capece dalla distanza. Finisce 0a0, Reggina che sul campo dell’ultima in classifica non riesce a ritrovare la vittoria, non riesce a trovare gioco, non riesce ad abbandonare la crisi. Obbligatoria a questo punto una riflessione sulla guida tecnica: sarà ancora Drago il tecnico amaranto al ritorno in campionato dopo il turno di riposo?