Reggina, dal tris di vittorie al tris subito. Amaranto al tappeto, il Frosinone domina

Reggina sconfitta dal Frosinone, a segno Charpentier, Ciano e Canotto. Amaranto opachi e con diverse assenze

Reggina Pordenone (93)

La settimana ‘da Dio’ vissuta dalla Reggina si è (bruscamente) conclusa. Dopo il tris di vittorie in sette giorni, al quarto impegno ravvicinato gli amaranto cadono. Il Frosinone si impone per 3a0, tutti i gol nella ripresa: l’ex Charpentier la sblocca al 49′, Ciano al minuto 68 raddoppia, al novantesimo arriva il definitivo tris con Canotto.

Le scelte iniziali

Ancora lunga la lista di indisponibili per Stellone, che anche sul campo del Frosinone mescola le carte. Il tecnico amaranto deve rinunciare a Rivas, Cionek, Stavropoulus, Lakicevic, Eljaki, Lakicevic, Folorunsho e Cortinovis. Cambia il modulo rispetto alle ultime uscite: Stellone passa al 3-5-2 puro, con la coppia Galabinov-Tumminello in attacco.

Adjapong e Kupicz sulle corsie esterne, in mediana Bianchi, Crisetig e Bellomo. In difesa, davanti a Micai, il terzetto composto da Loiacono, Amione e Di Chiara. Frosinone di Grosso che orbita in zona play-off, il tecnico dei ciociari punta sul 4-3-3. Il talento Zerbin, l’ex amaranto Charpentier e Ciano compongono il tridente, il difensore Gatti (acquistato dalla Juventus per la prossima estate) il perno arretrato.

Un cross di Zerbin smanacciato da Micai e una punizione di Ciano di poco a lato, il Frosinone già nei primi 10 minuti fa intendere quale sarà il copione della gara. I padroni della casa mettono le mani sulla contesa e le tende nella metà campo della Reggina. Manca però l’incisività, il colpo di testa di Ciano (su cross di Zerbin) al minuto 24 è l’occasione più nitida costruita nel primo tempo.

Amaranto non pervenuti nella metà campo offensiva, il muro difensivo però regge nei primi 45 minuti. Il Frosinone spinge, in modo particolare dalle fasce, senza però riuscire a impensierire Micai. Si va così negli spogliatoi, senza reti e con la sensazione che servirà una Reggina diversa e più pericolosa nella ripresa per strappare un risultato positivo.

Corner amari, la Reggina cade

Nella ripresa invece lo spartito non cambia, il Frosinone ci mette pochi minuti per sbloccare la gara. Per la milionesima volta nella storia del calcio viene confermata l’implacabile legge dell’ex, Charpentier con un colpo di testa da angolo si libera della marcatura di Amione e supera Micai.

Al 59′ Stellone opera i primi cambi: dentro Menez e Giraudo, out Adjapong e uno spento Bellomo. Le due punte amaranto faticano a duettare e ricevono pochi palloni giocabili, a questo si aggiunge il regalo di Natale confezionato da Menez al 68′. Il francese con una giocata incomprensibile offre il pallone al Frosinone, Canotto conclude con la deviazione di Micai in angolo. Ancora da corner, i padroni di casa trovano il raddoppio con Ciano che nel traffico in mezzo all’area si rivela il più lesto con un tocco sotto porta.

La partita, più che per il punteggio di 2 a 0, sembra chiusa per quanto espresso dalle due squadre in campo nei primi 70 minuti. Con un sussulto improvviso la Reggina sembra accorciare le distanze (gol di Menez su lancio dalla difesa), la posizione di fuorigioco di Galabinov però illude le speranze di rimonta.

La sentenza definitiva arriva poco prima del triplice fischio, con Canotto che servito da Novakovich chiude i giochi e fissa il punteggio sul 3 a 0. La Reggina cade a Frosinone e rimane a quota 32 in classifica. Non c’è tempo per metabolizzare la prima (netta) sconfitta dell’era Stellone, amaranto di nuovo in campo domenica, quando al Granillo arriverà il Pisa.