Reggina: Foti, il rimpianto Stuani e la missione di Giacchetta per un campione

L'ex presidente ricorda i valori di alcuni stranieri amaranto. Su Kakà...

Stuani

Tra passato e presente, ma con la certezza che con il calcio per il futuro lui ha finito, l’ex presidente della società amaranto Lillo Foti è stato ospite di Reggina Tv. Interessante il passaggio sugli stranieri.

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Gli stranieri della Reggina

“Difficile segnalare solo uno straniero in particolare, visto che ne sono passati diversi ma non tanti. Nenad Pralija è stato per esempio un professionista esemplare, dal punto di vista umano anche Tomic un grande e sono contento che stia facendo una grande carriera. Mozart giocatore forte ed anche simpatico, mentre ho scoperto un nuovo aspetto di Paredes messaggiando con lui. Giocatore duro in campo, ma di grande sensibilità, ma ripeto ogni straniero può essere ricordato per una sua particolarità, anche Reggi. Uno dei miei crucci, invece, Cristian Stuani, forse non siamo stati abbastanza bravi da creargli l’ambiente giusto che ne esaltasse le sue qualità che poi si sono viste. Lui era molto riservato, avesse segnato quel gol a Cagliari, forse si sarebbe sbloccato ed il suo percorso alla Reggina sarebbe stato diverso”.

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La missione Giacchetta in Argentina

“Ho letto dell’interessamento della Juventus per Di Maria e mi sono ricordato di un aneddoto. Mandammo Simone Giacchetta in missione in Argentina e rientrando mi parlò splendidamente di un calciatore di grandi qualità che lo aveva impressionato, era Di Maria. Allora la cifra non era alla nostra portata circa 4 milioni di euro, lo invitai a guardare calciatori alla nostra portata (ride). Kakà? No, sinceramente non mi pare, è stato bravo il mio amico Braida a portarlo al Milan“.