Marchio Reggina, Falcomatà deciso: ‘Saremo della partita e spiego perchè si può fare’
L'ipotesi di più domande già presentate alla manifestazione di interesse: "Più proposte ci sono, più avremo possibilità di fare valutazioni"
18 Maggio 2024 - 08:53 | di Michele Favano
Nel corso del lungo intervento a “Live Break” in onda su CityNow, il sindaco Giuseppe Falcomatà dopo aver toccato tantissimi argomenti, ha parlato anche di calcio, Reggina e appuntamenti importanti: “Intanto Calciomercato l’originale” a Reggio Calabria dal 15 al 19 luglio. Un appuntamento non solo sportivo, ma vero evento per la città perché oltre al palco riservato alle notizie di calcio, verranno riprese e messe in evidenza le bellezze del nostro territorio e diffuse su tutto il panorama nazionale”.
La domanda della LFA Reggio
“Non conosco la proposta della LFA Reggio riguardo il centro sportivo S. Agata, i loro partner e i termini, ma sono convinto che sono in linea con le linee di indirizzo della manifestazione di interesse. Quindi eecupero dei campi, la riqualificazione della parte strutturale, l’impatto sociale per tornare a essere quella cantera per i giovani calciatori qualcuno dei quali in passato è arrivato anche a vincere un Mondiale. Aspetteremo la conclusione della manifestazione di interesse per poi vagliare le offerte. Altre domande? Non voglio occuparmi di queste cose, c’è quella ufficiale della attuale società amaranto, più proposte ci sono più avremo possibilità di fare valutazioni”.
Marchio, il Comune ci sarà
“Abbiamo verificato la fattibilità tecnica, si tratta di investimento e faremo una variazione di bilancio, saremo della partita. Perchè lo facciamo? Abbiamo chiesto di partecipare perchè la Reggina è un bene comune, fa parte della nostra cultura, tradizione, identità, quello che scrivono i tifosi. E’ un bene collettivo, pubblico, fa parte della nostra cultura popolare. Noi partecipiamo per darlo in concessione, non per Falcomatà.
Chi oggi si confronta con i segretari comunali e dice che questo è un danno erariale, evidentemente non ha capito cosa gli è stato detto. Non è un danno erariale, si tratta di una spesa di investimento e quando lo si darà in concessione non lo faremo gratuitamente. Quindi, ripeto, saremo della partita. Ovviamente non abbiamo la capacità di partecipare ad aste in competizione con i privati perchè non è questo il compito dell’Ente Pubblico. Si è chiesto più volte di rivedere i parametri di questo bando per una serie di motivi, ci sono delle lacune ma purtroppo non credo possano essere sanate fino al 28 maggio. Ma quando si presenta il Comune insieme a qualsiasi altro soggetto, bisogna capire quale è l’interesse maggiore per la città”.