Reggina: dalla seconda sconfitta interna, emerge il talento di Turati

Almeno tre gli interventi di altissimo livello, più il rigore parato a Fagioli


Titolare per caso, adesso elemento inamovibile della Reggina. Stefano Turati ha guadagnato il posto nell’undici iniziale, dopo quella ingenuità di Micai in occasione della trasferta di Pisa, costatagli anche la squalifica di tre giornate poi ridotta a due. Ma da quel momento il giovane azzurro proveniente dal Sassuolo, non ha più lasciato la porta e mentre inizialmente per stessa ammissione di mister Aglietti la scelta era dettata anche da una sorta di punizione verso Micai, adesso in maniera sempre più convinta per prestazioni e rendimento, Turati si è guadagnato la titolarità.

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Le qualità del giovane portiere erano indiscusse, semmai i dubbi arrivavano dall’inesperienza essendo per lui la prima stagione tra i professionisti. Ed invece, gettato nella mischia, ha messo in evidenza qualità enormi ed un repertorio vasto. Istinto sulla linea di porta, bravissimo nelle uscite, grande sicurezza e prodezze su conclusioni anche impossibili. In occasione della sconfitta interna contro la Cremonese, Stefano Turati ha parato quasi tutto, partendo dalla prima frazione con due grandi interventi su Zanimacchia e Bonaiuto, mentre nella seconda parte il rigore neutralizzato a Fagioli ed un altro miracolo ancora su Zanimacchia a due passi dalla linea di porta. Nulla ha potuto sui gol subìti. Nel contesto di un pomeriggio amaro che avrebbe potuto regalare alla Reggina il secondo posto in classifica, arriva invece una pesante battuta d’arresto, ma anche la conferma di avere tra i pali un grande portiere.