Reggina lenta e monocorde. Sul mercato servono analisi più profonde

La situazione è decisamente cambiata, si lotta per non retrocedere ed il calendario preoccupa


Un’altra sconfitta, un’altra prestazione incolore seppur nel contesto di una gara piena di alibi per gli amaranto. A partire dalla forza dell’avversario, il migliore in assoluto in trasferta, per poi passare alla condizione generale del gruppo, falcidiato dal covid ed insieme solo negli ultimi giorni, dopo quasi una ventina trascorsi “sul divano”, per dirla alla Toscano.

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E’ sempre troppo facile per gli avversari

Ma questo non basta a giustificare atteggiamenti ed a modificare il pensiero sulle caratteristiche. Perchè la condizione fisica può contare se dopo aver speso tutto nel corso della prima frazione di gioco, si crolla fisiologicamente nella seconda, cosa non accaduta. Anzi, il peggio la Reggina lo ha mostrato addirittura nei primi minuti di gara con distanze mai rispettate tra i reparti, errori banali e scarso agonismo. Una squadra che per caratteristiche è piuttosto compassata, elemento non evidente nella prima parte di stagione quando tutti andavano molto più piano ed ora invece diventato il problema principale per Crisetig e soci. Troppo prevedibile nella sua manovra, senza elementi capaci di dare imprevedibilità e spunto, diciamo abbastanza monocorde nello sviluppo del gioco. I due gol evidenziano pure l’assenza di giocatori di gamba soprattutto in quei reparti che devono necessariamente averne almeno uno e così Aye si trasforma in fenomeno nel momento in cui viene lanciato a rete, senza che nella corsa in recupero ci siano difensori in grado di poterlo fronteggiare. Prima di quei due gol, Micai è stato ripetutamente sollecitato dal Brescia ed ha risposto con almeno tre parate-miracolo.

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L’analisi sul calciomercato

Per questo motivo il calciomercato della Reggina dovrà eventualmente modificare le strategie che si stanno portando avanti. “Sarà un mercato che vedrà la Reggina far arrivare solo dei giovani, ma di qualità“, questo è stato ripetutamente detto dai vari dirigenti. E’ già arrivato Giraudo, ma è andato giustamente in panchina perchè in quella zona di campo il titolare è Di Chiara. Ecco, il punto è proprio questo: a Toscano devono essere consegnati titolari, va benissimo giovani, ma ripetiamo, titolari, perchè è evidente che la Reggina necessiti di calciatori pronti, visto il rendimento di quelli che attualmente stanno giocando. In modo particolare in difesa ed a centrocampo dove la lentezza per caratteristiche dei calciatori in organico, rende la vita più facile a qualsiasi avversario. Ripetiamo, giovani va benissimo, ma di categoria ed in grado di essere subito catapultati nella mischia. Sulle corsie esterne si attendono novità riguardo Orozco e si spera nella continuità di Rivas che ha ripreso a fermarsi dopo un tempo per i soliti “piccoli problemini fisici”. Inutile dire che in attacco ci aspettiamo tutti molto di più da uno come Galabinov, paurosamente involuto insieme alla squadra e protagonista di errori incredibili contro il Brescia che nessuno da lui si aspetta. Come nessuno si aspettava, ma adesso è una realtà, di dover lottare per non retrocedere e guardando il calendario (doppia trasferta Monza e Terni) la preoccupazione aumenta. Bisogna fare mercato senza soldi e questo lo hanno detto a più riprese, ma come ha detto il tecnico Toscano di recente, dove mancano i soldi bisogna arrivarci con le idee.