Reggina: grazie a Baroni, non ci si accorge più delle assenze pesanti. Tanti i meriti

Per sabato contro la Reggiana, il tecnico dovrà rinunciare ad un altro elemento preziosissimo

Reggina Baroni primo piano

Si sprecano i complimenti nei confronti del tecnico Baroni in quest’ultimo periodo. Le critiche sui cambi, sulle scelte, sembrano ormai un lontano ricordo ed anche l’aria che si respira tra i tifosi, è totalmente cambiata rispetto a qualche mese addietro. La straordinaria scalata in classifica ha convinto anche i più scettici, basta dare un’occhiata ai numeri per comprendere bene la portata di questa impresa, ricordando la posizione in classifica della Reggina dall’insediamento del tecnico fino ad oggi.

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I meriti di Baroni

La salvezza è stato il primo obiettivo raggiunto, non era affatto scontato, tutt’altro. Baroni non ha rappresentato una scelta casuale, perchè la Reggina si è indirizzata su un allenatore intanto esperto e poi con una serie di capacità. Partendo da quelle gestionali, un gruppo risollevato dal punto di vista psicologico e fisico, il coraggio nelle scelte, la straordinaria lettura di ogni gara e la preparazione della stessa. Difficile per i giornalisti riuscire ad azzeccare la probabile formazione di ogni settimana. Baroni osserva l’andamento degli allenamenti e decide in base allo stato di forma, all’atteggiamento dei suoi, alle caratteristiche degli avversari e puntualmente riesce a sorprendere. Fino a qualche mese addietro alla lettura della formazione ufficiale spesso si imprecava, ultimamente si preferisce attendere lo sviluppo della gara, salvo poi fare i complimenti all’allenatore. E tra i meriti del tecnico, certamente anche la capacità di cucire nuovi ruoli ai propri calciatori. Di grandissimo impatto la trasformazione di Folorunsho, diventato elemento simbolo della rinascita. E poi il Bellomo a destra, inizialmente contro il parere dello stesso calciatore, Situm spostato da una parte all’altra in maniera ripetuta, Edera da esterno a trequartista, i coraggiosi inserimento di Okwonkwo e Dalle Mura. Scelte spesso sorprendenti che in molti casi hanno fatto dimenticare qualche assenza molto pesante. Sabato, per esempio, non ci sarà Lakicevic squalificato. Speriamo anche questa volta di non avvertire la sua assenza.

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