Reggina-Bari, spettacolo solo sugli spalti: pareggio senza reti

Gli amaranto ci provano soprattutto nel primo tempo, nella ripresa poche le emozioni

Reggina Bari Curva Sud

Reggina e Bari non si superano, al Granillo finisce senza reti. Gli amaranto ci provano soprattutto nel primo tempo, nella ripresa poche le emozioni.

Le scelte iniziali

Dopo il turn-over (con esiti non soddisfacenti) del primo tempo di Como, Inzaghi torna all’antico. In campo l’undici base, eccezion fatta per l’assente Gagliolo, in difesa via libera alla coppia centrale Cionek-Camporese. Menez il solito ispiratore dalla trequarti in avanti, sulle corsie esterne tornano titolari Canotto e Rivas.

Bari di mister Mignani con il 4-3-1-2, in mezzo al campo due ex amaranto (Bellomo interno, il messinese Maita in cabina di regia), Botta sulla trequarti assiste la coppia d’attacco Folorunsho-Antenucci.

Spettacolo sugli spalti, le due tifoserie (gemellate) unite in un abbraccio dedicato a Sinisa Mihajlovic: i 15.600 tifosi presenti al Granillo fanno registrare il record stagionale.

Dai blocchi di partenza esce meglio la Reggina: al 4′ ci prova Menez su schema da calcio d’angolo, conclusione sballata. Alto il pressing degli amaranto, da un recupero nella metà campo avversaria nasce al minuto il destro di Mayer, deviato in angolo da Di Cesare. Dal corner successivo per la Reggina…segna il Bari.

Amaranto che come a Parma si fanno sorprendere dalla ripartenza avversaria, Dorval in un contrasto a metà campo sovrasta Mayer e solo davanti a Colombi non sbaglia. Il vantaggio del Bari però dura una manciata di secondi: richiamato dal Var l’arbitro Fabbri annulla il gol per un tocco con il braccio del giovane terzino. Reggina fortunata nella circostanza, in questa stagione troppi gli errori simili in fase difensiva.

Il Bari al 18′ ci prova con l’ex Folorunsho, alto il destro sul calcio di punizione. Dopo una fase della gara complicata, la Reggina rialza il baricentro e si rifà minacciosa. Al 25′ è geniale l’invito di Fabbian per Rivas, traccia immaginifica che viene disinnescata da un intervento decisivo di Di Cesare.

Menez al minuto 34 controlla sulla trequarti e attacca la porta avversaria, attento Caprile a deviare il mancino velenoso del capitano amaranto. Il primo tempo, non privo di qualche tensione, si chiude con il cross di Hernani e l’appuntamento con il gol mancato prima da Fabbian e poi da Canotto.

Inizia la ripresa, Inzaghi inserisce Gori per Menez, che ha accusato un capogiro negli spogliatoi ed è stato portato in ospedale per accertamenti. Reggina subito pericolosa in avvio: cross basso dalla sinistra di Rivas, Pierozzi da posizione invitante si fa murare la conclusione, successivamente Hernani con il mancino non trova la porta.

Slalom speciale di Canotto al minuto 57: l’ex Chievo mette il turbo, il suo inserimento centrale sembra il preludio all’1a0, la pensa diversamente però Dorval, bravo a chiudere in extremis. Il Bari torna ad affacciarsi nella metà campo della Reggina, attento Colombi al 60′ sul sinistro secco di Botta. Al 63′ Var di nuovo protagonista. Contatto Mallamo-Gori, Fabbri prima assegna il rigore poi dopo aver rivisto l’azione cambia idea e annulla il penalty: il replay conferma che il centrocampista biancorosso tocca prima la palla e poi Gori.

Al 69′ Inzaghi richiama Rivas, dentro Cicerelli, le due squadre si allungano e gli spazi aumentano, sembra mancare però l’energia necessaria per sfruttarli. Ultime curve di contesa, doppio cambio per Inzaghi che ritocca la linea mediana: Crisetig e Liotti prendono il posto di Mayer e Fabbian. Canotto lascia il campo a Ricci nel finale, una sensazione di stanca generale però accompagna senza brividi particolari al triplice fischio.

Nei minuti di recupero Gori su invito di Ricci dalla destra devia verso la porta senza riuscire a trovarla, all’ultimo respiro ci prova direttamente Ricci con un mancino alzato sopra la traversa da Caprile. Finisce 0-0, lo spettacolo tra Reggina e Bari si ferma sugli spalti: i due migliori reparti offensivi  della serie B (29 reti a testa) producono troppo poco per cambiare il risultato iniziale.

Amaranto che salgono a quota 33 in classifica, occhi puntati domani sulla sfida Genoa-Frosinone per capire se sarà possibile rosicchiare un punto sulla capolista o sui liguri quarti. Giovedi 22 dicembre l’affascinante sfida tra i fratelli Inzaghi, al Granillo arriva l’Inter per un’amichevole che riporterà con la memoria ai tempi della serie A e servirà per preparare nel migliore dei modi la trasferta di Ascoli, in programma nel giorno di Santo Stefano.