Reggina, adesso basta. Altra prova imbarazzante, Paganese vince senza sforzi. Qualcuno paga?


di Pasquale Romano – Titanic amaranto. La Reggina cade anche sul campo della Paganese, in una gara che ha visto gli amaranto subito sotto, e incapaci di completare la rimonta dopo il raddoppio dei padroni di casa e la rete di Possenti che ha fissato il punteggio sul 2a1. Qualche sussulto nella ripresa in una prestazione per larghi tratti imbarazzante, che ha confermato per l’ennesima volta la completa involuzione di una squadra incapace oramai da mesi di vedere la fine del tunnel.

Zeman recupera in extremis Porcino e Coralli, è Carpentieri e non Tripicchio a completare il tridente offensivo. In mezzo al campo assenti Knudsen e Bangu, tocca a Romanò completare la linea mediana con Botta e De Francesco. ‘Gara importante, mi aspetto una prestazione all’altezza’ aveva dichiarato il tecnico boemo alla vigilia. Detto, fatto. Dopo due minuti la Paganese è già davanti grazie al tocco ravvicinato dell’ex amaranto Camilleri, clamorosa la papera di Sala (ennesima stagionale) sull’angolo calciato da Cicerelli.

La reazione della Reggina è inesistente, come la produzione offensiva di una squadra che non ha idee, ne il carattere o la determinazione rimaste (salvo guizzi d’orgoglio estemporanei) sul campo della Casertana, due mesi fa. L’encefalogramma piatto degli amaranto è un gentile invito per i campani, che senza troppi sforzi poco dopo la mezz’ora si portano sul 2a0. Su un cross di Pestrin, Kosnic veste i panni del bomber deviando di testa alle spalle di Sala, la traiettoria è beffarda quanto letale.

La Reggina, meglio tardi che mai (?) decide di entrare in partita al minuto 43, costruendo in due minuti quanto non aveva prodotto sino a quel momento. Ci prova Coralli girando di testa un corner dalla sinistra, sfera di poco alta sopra la traversa. De Francesco, poco prima dell’intervallo, tenta la conclusione dalla distanza spaventando Chiriac, subentrato a Marruocco dopo un quarto d’ora. Doppio vantaggio per la Paganese alla fine del primo tempo, senza che la formazione allenata da Grassadonia abbia fatto molto per avere la meglio su un avversario messosi alle corde da solo.

La ripresa si apre senza cambi, dopo un quarto d’ora di nulla assoluto (fatta eccezione per un altro errore di Sala, non sfruttato dagli attaccanti campani) Zeman rischia il tutto per tutto. Dentro Bianchimano e Lancia per Romanò e Carpentieri, Reggina con un disperato 4-2-4. La mossa dà una scossa agli amaranto che al minuto 23 accorciano le distanze. Da calcio d’angolo calciato dalla sinistra la difesa della Paganese è ferma sulle gambe, Possenti ne approfitta e da pochi passi supera il portiere avversario.

L’ultimo quarto d’ora vede in campo una Reggina timidamente in grado di offendere e rendersi pericolosa. De Francesco dalla destra pennella sulla testa di Porcino, debole la deviazione aerea dell’esterno mancino. Amaranto che spingono alla ricerca del pareggio, padroni di casa schiacciati in difesa a ‘recintare’ una vittoria preziosissima. Zeman nel finale inserisce anche Tripicchio ma il rosso a Reginaldo (fallo di reazione su Gianola) è l’unica emozione che accompagna al fischio finale.

Finisce 2a1, Reggina che cade per l’ottava volta e chiude il girone d’andata a quota 15 punti. Solo il Catanzaro dietro agli amaranto, i giallorossi però devono ancora scendere in campo e con una vittoria lascerebbero l’ultima piazza alla formazione di Zeman. Dopo l’avvio promettente di stagione il crollo (in termini di prestazioni e risultati) è stato totale, costante, fragoroso. Qualcuno però sembra non avvertire alcun rumore…