Reactioncity Woman, i giovani di Pensando Meridiano e E!state Libera insieme


di Fabiana Tripodi – “ReActionCity Women” continua ad aprirsi alla città. Dopo il primo “cantiere evento” dello scorso 14 luglio, in vista dell’inaugurazione settembrina, il progetto, che da mesi sta mettendo insieme una rete di soggetti sociali ed istituzionali intorno alla realizzazione di una sartoria curata da donne in difficoltà all’interno di un bene sottratto alla criminalità organizzata e tolto da degrado ed abusi, ha incrociato le esperienze di “E!state liberi con Libera” e del Museo dello strumento musicale. Infatti, in via Possidonea 53, dove taglieranno e cuciranno le donne riunitesi nella coop “SoleInsieme”, giovanissimi volontari provenienti dalla provincia di Cosenza e dalla Toscana, in questi giorni operativi di un campo di lavoro al MuStruMu, e Demetrio Spagna, presidente dello stesso centro culturale qualche tempo fa dato alle fiamme, prima all’interno e dopo nel cortile “social” reso vivibile e bello da originali arredi realizzati con il riciclo sostenibile, hanno incontrato alcuni protagonisti di “ReActionCity Women”.

L’iniziativa, che vede impegnati la consigliera di parità Daniela De Blasio, la professoressa Consuelo Nava, Pensando Meridiano, il tribunale di Reggio, la casa circondariale di Arghillà, l’Agape, la Provincia, il Comune, Confindustria e Confcommercio e che guarda a temi come i beni sequestrati e confiscati, le donne, la partecipazione civica, il riciclo dei materiali e degli spazi, il riscatto civile come quello dei detenuti che hanno lavorato alla riqualificazione dell’immobile, lo sviluppo. «Il nostro non è un cantiere qualsiasi, considerati gli obiettivi, le questioni e il partenariato.

La nostra vuole essere un’operazione pilota per replicarne altre» e «attraverso l’incrocio di percorsi e l’unione di forze stiamo creando uno sbocco lavorativo concreto e stabile per le donne e creando nuove consapevolezze su diversi temi» hanno rispettivamente affermato Giuseppe Mangano di Pensando Meridiano e la presidente di “SoleInsieme” Giusy Nuri nell’illustrare mediante video e slides i particolari del progetto ad una coinvolta platea, all’interno della quale c’erano anche la consigliera di parità Daniela De Blasio ed il volontario Massimo La Monica che quotidianamente ha guidato i detenuti fra mattoni, cemento ed arnesi. «Con “ReActionCity Women” abbiamo lanciato una buona prassi per rendere produttivi socialmente, economicamente e culturalmente i beni in attesa di una confisca spesso dettata dai tempi lunghi del processo, trasformandoli così da luogo di illegalità a luogo di progresso» sono le parole di Francesco Spanò, referente reggino di Libera, che ha evocato un positivo protocollo in materia firmato dal locale tribunale e dall’associazione nazionale guidata da un don Luigi Ciotti che, tra l’altro, qualche tempo fa ha visitato il civico 53 di via Possidonea, mentre «stiamo riconquistando uno dei territori in mano al nemico mafioso. Lo stiamo restituendo alla collettività creando lavoro e socialità. È necessario che la cittadinanza attiva stia al fianco di magistrati e forze dell’ordine come in questa esperienza», invece, sono state quelle di Mario Nasone, presidente dell’Agape, che ha rilanciato auspicando la possibilità di realizzare un centro di formazione e di un asilo aziendale nei due piani superiori la sartoria.

“E’ il miracolo di innovazione sociale urbana che accade qui per la condivisione di ogni giorno – ha concluso così Consuelo Nava, responsabile scientifico di “ReActionCity”, che, inoltre, ha lanciato il prossimo progetto della “FabCity”, cioè la realizzazione di uno spazio fisico di coworking nella periferia sud di Reggio per attuare il trasferimento dei saperi sull’innovazione e la creatività, la produzione di lavoro competitivo – i luoghi urbani riqualificati e riscattati sono il miglior esempio di memoria che resiste, non commemorano il passato, ma gridano la necessità del futuro. Non ci sarà sviluppo per il Sud e la Calabria se non si ferma l’invecchiamento di questa terra, per quanto mi riguarda le migliori città di domani le faranno i migliori giovani di oggi. È con loro e per loro che occorre spendere tutte le energie che abbiamo».