Re.Co.Sol accoglie migranti della tendopoli di San Ferdinando

"Siamo disponibili fin da subito ad accogliere almeno altri 40 migranti da ospitare", il messaggio lanciato da Re.Co.Sol

Una veduta della tendopoli di San Ferdinando (Reggio Calabria), 02 dicembre 2018. Un migrante di 18 anni proveniente dal Gambia è morto in un incendio scoppiato nella tendopoli di San Ferdinando, nella piana di Gioia Tauro, dove vivono centinaia di extracomunitari. Secondo quanto si è appreso, il rogo, che ha distrutto due baracche, si sarebbe sviluppato in seguito ad un fuoco acceso da qualcuno tra i migranti per riscaldarsi dal freddo della notte. ANSA/ALESSANDRO SGHERRI


Sabato, dopo l’ennesimo rogo alla tendopoli di San Ferdinando, costato la vita ad Al Ba Moussa, 29enne senegalese, la Rete dei Comuni Solidali, contattata dalla Prefettura di Reggio Calabria, si è offerta di ospitare all’interno dei progetti Sprar i migranti della tendopoli e sabato sera ne ha accolti cinque all’interno dello Sprar di Gioiosa Ionica.

Molti migranti che pur avrebbero diritto, in base alle leggi vigenti, ad entrare nei progetti di accoglienza sono restii ad accettare perché allontanarsi dalla piana di Gioia Tauro significherebbe perdere la possibilità di lavorare nei campi, sottopagati e in maniera irregolare.

Ma il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati (SPRAR), quel sistema colpito a morte dal decreto sicurezza, può offrire a queste persone l’opportunità di liberarsi dalla schiavitù del caporalato, attraverso la formazione professionale e inserimenti lavorativi regolari in aziende del territorio: servizi che eroghiamo quotidianamente a tutti i beneficiari dei nostri progetti di accoglienza.

Pertanto siamo disponibili fin da subito ad accogliere, anche con la collaborazione della Società Cooperativa Sankara, almeno altri 40 migranti da ospitare e avviare immediatamente alla formazione professionale e ai tirocini formativi.