Coronavirus, il racconto degli studenti a CityNow. Elisa: ‘Dramma senza confini’
Lo sguardo, sempre originale, degli studenti colpisce i lettori che continuano ad apprezzare la nostra idea di coinvolgere il mondo della scuola.
09 Aprile 2020 - 17:50 | Redazione

Arrivano sempre più numerose le testimonianze degli studenti reggini sulla ‘visione’ della quarantena in tempi di Coronavirus.
La nostra casella di posta elettronica è stata letteralmente invasa dai racconti dei ragazzi delle scuole superiori. Lo sguardo, sempre originale, degli studenti colpisce i lettori che continuano ad apprezzare l’idea di coinvolgere il mondo della scuola.
L’ennesimo racconto ci arriva da Elisa Cristiano, studentessa della III E del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”.
Lo scenario raccapricciante a cui oggi ci ritroviamo ad assistere, ha immediatamente dipinto una nuova visione della realtà a cui, probabilmente, nessuno di noi era preparato. Difatti, sarebbe stato più semplice immaginare che, a sconvolgere l’ordine della nostra quotidianità, fosse una guerra combattuta con le armi, piuttosto che una guerrabiologica pagata a duro prezzo.
Il grande scienziato Charles Darwin aveva già sostenuto “non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”: quest’insegnamento è valido più che mai in questa fase storica in cui ognuno di noi è richiamato alla propria responsabilità e al proprio buon senso per garantire il benessere di tutti.
Credo che questa situazione abbia fatto e stia facendo riconoscere sempre meglio il vero valore di tutto ciò che riempie la nostra quotidianità;
io in prima persona posso ritenermi fortunata, per vivere in un’epoca in cui la tecnologia costituisce una grande risorsa di cui, spesso, si fa abuso, ma che, in occasioni come questa, è utile più che mai.
Non ci si spiega ancora, però, se al termine di questa situazione si riuscirà a ristabilire la propria quotidianità in modo sereno, anche se la speranza resta quella che ognuno di noi possa fare tesoro di quest’esperienza provando a considerare, nonostante le menti siano talvolta offuscate da aspetti negativi, quelli positivi: capire, ad esempio, che tutto ciò che fino a questo momento sembrava banale e quasi ovvio, in realtà non lo era affatto e che ogni giorno è un’occasione da cogliere perché il vento può cambiare in fretta.
