Il racconto di una giornata a Reggio con i due campioni Donadoni e Tassotti

"La Reggina potrà tornare dove merita"

incontro calcio è arte

E’ stata una giornata intensa e partecipata a Reggio Calabria, per gli ex campioni del calcio italiano, Roberto Donadoni e Mauro Tassotti, stelle del Milan e della Nazionale, ospiti in occasione degli incontri con gli studenti, previsti dalla mostra ‘Il Calcio è Arte’, promossi dalla Città Metropolitana insieme con la World Football Collection.

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I due calciatori, ora anche allenatori, dopo aver incontrato centinaia di studenti delle scuole del territorio metropolitano, all’auditorium ‘Gianni Versace’ del Cedir, hanno avuto modo di visitare la città accompagnati dal sindaco Giuseppe Falcomatà, insieme ai vicesindaci del Comune, Paolo Brunetti, della Città Metropolitana Carmelo Versace e dall’assessore comunale, Carmelo Romeo.

Il lungomare ‘Italo Falcomatà’ e l’Arena dello Stretto, dove è esposta la mostra di impegno sociale ‘Senza fine’ della fotografa Letizia Battaglia sono stati molto apprezzati dai due campioni ‘rossoneri’. Successivamente Donadoni e Tassotti hanno visitato il Teatro Francesco Cilea’ e la Pinacoteca Civica dove è esposta la mostra di cimeli calcistici ‘Il Calcio è arte’.

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Durante l’incontro con gli studenti, in precedenza, i due ex calciatori del Milan, affrontando l’argomento sulla leadership hanno detto: “La leadership è qualcosa di molto importante nel calcio, delle volte la dimostrano i giocatori, alle volte un grande allenatore, che per noi è stato un grande come Arrigo Sacchi che diceva che la leadership la deve avere il gioco. Una volta che hai il gioco a cui attaccarti, tutti i giocatori magari ogni domenica possono diventare leader” Così Mauro Tassotti.

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Per Donadoni E’ difficile dire quali possono essere le caratteristiche di un leader, probabilmente qualcuno nasce con una predisposizione a determinate caratteristiche. Poi può capitare anche che si sia un evolversi delle situazioni e quindi l’esempio che tu riesci a trasmettere, fa sì che gli altri tuoi compagni di squadra ti identificano come leader di un gruppo. Per me è sempre stato un po’ così”.

Ricordando i trascorsi l’epopea del grande Milan allenato da Arrigo Sacchi e successivamente da Fabio Capello, Roberto Donadoni ha affermato “Il fatto di prendere ad esempio qualche compagno di squadra che capivo riuscisse a trasmettere proprio con l’esempio, la volontà, la grinta e la determinazione, questo tipo di atteggiamento, ha fatto sì che poi quel gruppo di giocatori del Milan, diventasse ancora più coeso, più forte, ci ha permesso poi di ottenere i risultati che abbiamo ottenuto”.

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Sul ruolo determinante avuto dai due allenatori Sacchi e Capello, Donadoni ha aggiunto: “Il rilancio del calcio italiano a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 è durato per molto tempo, questo grazie ad allenatori che ci hanno trasmesso questa capacità e voglia di voler determinare qualcosa, di non avere solo, com’era un po’ lo stereotipo prima del gioco italiano, un approccio più difensivo. Sono riusciti a trasmetterci questo tipo di mentalità che ci permetteva poi di andare a giocare, anche all’estero con squadre forti, con avversari forti, cercando di imporre il nostro tipo di gioco, cercando di trasmettere durante le partite quello che era stato il lavoro settimanale degli allenamenti”.

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Mauro Tassotti è stato protagonista anche di una sfida di serie A contro la Reggina e lo ha ricordato così: “Abbiamo sempre saputo che era una sfida difficile, soprattutto al Granillo, la Reggina in quell’anno aveva una bella squadra, forte, con ottimi calciatori. Mi dispiace vederla in altre categorie. Ma sono convinto che che con il buon lavoro e la programmazione potrà tornare dove merita”.