Scuola multimediale di Protezione civile: simulazioni di soccorso alla Telesio
18 Maggio 2016 - 10:30 | di Vincenzo Comi
Cultura di protezione civile è cultura della sicurezza, della solidarietà, della cittadinanza attiva e del senso civico.
L’istituto “Bernardino Telesio”, unica scuola della provincia di Reggio Calabria, ha suggellato la conclusione del progetto “Scuola multimediale di Protezione Civile” con una singolare manifestazione riproducente delle vere e proprie simulazioni di scenari riguardanti attività di soccorso.
Il progetto, coordinato dalla professoressa Graziella Vacalebre, ha avuto inizio ad ottobre ed ha coinvolto i ragazzi delle quarte e quinte della scuola primaria e della scuola secondaria di primogrado.
L’evento conclusivo si è svolto presso il Campo Coni di Reggio Calabria. Tutti gli studenti della scuola primaria (“Telesio- Ciraolo”) e secondaria (“Montalbetti”) accompagnati dai docenti si sono recati presso il Campo Coni, dove è stata allestita dal servizio dei volontari una vera e propria “Cittadella” della Protezione Civile. Gli alunni sono rimasti colpiti dal recupero dei feriti simulato dal Soccorso Alpino e dal salvataggio di un disperso sotto le macerie ad opera dei cani molecolari. Durante la manifestazione ha sorvolato il cielo l’elicottero del Corpo Forestale dello Stato.
Presenti all’evento oltre alla dirigente della “Telesio”, Marisa Maisano, la dottoressa Lucia Abiuso dell’Ufficio scolastico regionale, il Commissario prefettizio Eugenio Barillà, i geometri Lombardo e Catalano, la dottoressa Giulia Caruso, l’architetto Adriana Taglieri, l’ispettore Giacomo Corda, l’ingegnere Emilio Collini con il Nucleo sommozzatori e il robot Perseo, la Suem 118, il dottore Oreste Iacopino, i volontari della Misericordia di Melito Porto Salvo, l’Associazione Radioamatori italiani con Bruno Surace, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Stazione Aspromonte, il Gruppo volontari cinofili di Cittanova con i cani molecolari, i Rangers, le Aquile, la Polizia Municipale e il dottor Luigi Nigero.